Cosa mangiare per tenere sotto controllo i dolori mestruali

I dolori mestruali di intensità eccessiva sono un problema che riguarda, purtroppo, tantissime donne. Secondo i dati divulgati alla Camera dei Deputati in occasione della presentazione, risalente al 2016, di una delle tante proposte di legge sul congedo mestruale, sono dal 60 al 90%. 

Dolori mestruali.
Dolori mestruali.

La condizione di dismenorrea, che deve essere indagata in maniera tempestiva onde diagnosticare, se presenti, problematiche come l’endometriosi, ha sintomi che possono essere attenuati grazie a una scelta mirata della dieta (se soffri di questo problema e vivi in Veneto, clicca qui per trovare il tuo nutrizionista a Padova).

Premettendo, come abbiamo appena accennato, l’importanza di rivolgersi a uno specialista che metta a punto un piano alimentare personalizzato, vediamo qualche consiglio generale che può essere considerato valido per tutti.

Cosa mangiare se si soffre di dismenorrea

Quando si ha a che fare con il problema della dismenorrea, esistono alcuni nutrienti che possono, più di altri, aiutare a tenere a bada la sintomatologia.

In questo novero è possibile includere gli acidi grassi essenziali omega 3, in grado di contribuire a una notevole riduzione dell’intensità dei crampi uterini.

Preziosa da questo punto di vista è anche l’assunzione di fonti di vitamina B1, un nutriente presente in alimenti come le arachidi, i pistacchi e, parlando di cereali, cibi spesso consigliati in una dieta sana, nei fiocchi d’avena.

Un capitolo importante relativo a cosa mangiare in caso di dolori mestruali riguarda i semi. Tra quelli più efficaci, rientrano indubbiamente i semi di lino (se possibile, è il caso di consumarne mezzo cucchiaio al giorno, magari come condimento di una bella insalata mista).

Cosa bere

Quando si parla di dieta contro la dismenorrea, un doveroso cenno va dedicato a quello che è meglio bere. 

A meno che non ci sia una situazione di base di intolleranza, un consiglio utile prevede il fatto di includere nella propria routine alimentare l’assunzione di tisane allo zenzero, rizoma noto per la sua efficacia antinfiammatoria.

L’importanza del ferro

La dismenorrea è spesso associata a flussi mestruali particolarmente abbondanti, evenienze che possono rendere necessaria una supplementazione di ferro. Prima di procedere all’utilizzo fai da te di integratori, ci si può aiutare con l’alimentazione.

Ciò vuol dire, per esempio, portare in tavola verdure a foglia verde come i cavoli e gli spinaci. Attenzione: dato che si tratta di alimenti di origine vegetale, parliamo di ferro nella sua forma non eme, ossia quella meno assimilabile da parte dell’organismo.

Un problema che si risolve per fortuna rapidamente, aggiungendo alle sopra citate verdure, che hanno anche il vantaggio di essere fonti di magnesio, un minerale utilissimo per rilassare la muscolatura liscia dell’utero, una fonte di vitamina C (può bastare, per esempio, una spruzzata di succo di limone).

In merito alle fonti di ferro di origine animale, ricordiamo l’importanza di moderare l’apporto di carne rossa per via della sua ricchezza in prostaglandine, molecole notoriamente pro-infiammatorie. 

Gli alimenti e le bevande da moderare o da evitare

Concludiamo focalizzandoci su alcuni alimenti che è meglio moderare per migliorare la sintomatologia nei giorni di dolori mestruali. Essenziale, per esempio, è non esagerare con l’apporto di zuccheri semplici. 

La loro assunzione in quantità eccessive può infatti provocare cali importanti dell’umore, situazioni non certo favorevoli al benessere nei giorni in cui quest’ultimo è già messo a repentaglio dai dolori mestruali.

Bando all’alcol, che provoca disidratazione, fattore peggiorativo per l’emicrania, uno dei sintomi correlati alla dismenorrea. Non dimentichiamo, inoltre, il suo ruolo peggiorativo quando si parla di problemi intestinali come la diarrea, spesso presente nei quadri sintomatologici di dismenorrea.

Da evitare, sempre per questo motivo, sono gli alimenti piccanti. Quando li si chiama in causa, è necessario ricordare che, in generale, appesantiscono i processi digestivi, evenienza fastidiosa di base e da scongiurare, per quanto possibile, durante i giorni del flusso mestruale se si ha la necessità di tenere a bada il dolore della dismenorrea.

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