Cosa comporta la mancanza di vitamina D?

Si parla tanto di vitamina D ma siamo davvero consapevoli di cosa si tratta? Una vitamina essenziale che protegge le ossa e il sistema nervoso. Una sua carenza compromette la salute delle ossa sia in età infantile che in età adulta (come in menopausa).
Scheletro e muscoli hanno bisogno di questo pro-ormone.

Carenza di vitamina D, sintomi, conseguenze e terapia

La vitamina D è possibile misurarla tramite un semplice analisi del sangue. I suoi valori sono compresi tra 50 e 60 milligrammi di vitamina D per millilitro di sangue. Il test per la misurazione dei livelli ematici di vitamina D prende il nome di dosaggio del 25-OH-D.

Quando vi è una carenza di vitamina D i sintomi sono evidenti:

  • Dolore alle ossa;
  • Dolore alle articolazioni;
  • Debolezza muscolare;
  • Disturbi da fascicolazione muscolare;
  • Ossa fragili, che tendono a deformarsi, nei soggetti di giovane età, o a rompersi facilmente, nei soggetti adulti;
  • Difficoltà a pensare in modo chiaro;
  • Stanchezza ricorrente.

La carenza di vitamina D compromette la mineralizzazione ossea contribuendo allo sviluppo di malattie come il rachidismo nei bambini (gravi disturbi dell’ossificazione con deformazioni ossee conseguenti), l’osteomalacia (malattia che rende l’osso fragile, suscettibile a fratture, malformazioni e dolori), osteoporosi (malattia cronica caratterizzata da alterazioni della struttura ossea) negli adulti.

Per parlare di terapia bisogna identificare la causa della carenza di vitamina D quindi la terapia causale cambia da paziente a paziente, di certo, il regime alimentare a cui attenersi è molto importante.

Buone fonti di questa vitamina si trovano nel pesce e negli oli che contiene (il salmone, il pesce spada, la sogliola, l’anguilla, la carpa, il dentice, lo sgombro, la trota, le sardine, il tonno, il pesce persico e lo storione).

Altri alimenti consigliati sono il tuorlo dell’uovo, il latte, il fegato, i funghi secchi, il latte di soia, il riso.
Potete – inoltre – consultare il vostro medico di base per chiedere se è il caso di assumere integratori di vitamina D.

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