Coronavirus e diabete: il rischio di morte è più alto

In questo contesto di emergenza Coronavirus, tra le persone maggiormente preoccupate per la propria salute ci sono i diabetici. Come sottolineato dal Dottor Ronan Roussel, diabetologo dell’Ospedale Bichat, secondo alcuni studi cinesi questa malattia metabolica moltiplicherebbe dalle 2 alle 4 volte il rischio di decesso.

Non a caso, come già accennato, sono tantissimi i pazienti in tutto il mondo che si fanno domande in merito al proprio livello di rischio personale. Per fornire utili punti di riferimento in merito, la Federazione Francese dei Diabetici ha pubblicato dei sussidi informativi molto utili dedicati ai pazienti con diagnosi di diabete.

Diabete e Covid-19: le informazioni utili

Gli esperti della Federazione Francese dei Diabetici hanno fatto presente innanzitutto che, quando si parla di malattie infettive, le persone con patologie croniche, come per esempio il diabete, sono particolarmente a rischio.

Nel caso specifico di questa malattia metabolica, è il caso di ricordare il fatto che, a causa dell’aumento anomalo della glicemia, si ha a che fare con alterazioni del sistema immunitario che possono rendere il soggetto maggiormente vulnerabile alle malattie infettive e alle loro complicanze.

Come i diabetici possono proteggersi dal Coronavirus

La Federazione Francese dei Diabetici ricorda innanzitutto che, per proteggersi dal SARS-CoV-2, è opportuno considerare i ‘gesti di barriera’ che valgono per tutti, come per esempio il fatto di non stringere le mani, di non abbracciare nessuno, di mantenere la distanza di sicurezza e di lavarsi spesso le mani (con gel idroalcolico se non si hanno alternative sul momento).

Entrando maggiormente nello specifico con i consigli dedicati ai diabetici, ricordiamo che gli esperti raccomandano, in caso di febbre, di osservare la glicemia ematica. La febbre, a prescindere dalla causa che la provoca, è infatti un fattore destabilizzante per il diabete.

Interessante per chi soffre di questa malattia è il progetto francese di un’app nota come Covidiab. I pazienti possono registrarsi da soli o chiedendo aiuto al proprio medico. Attraverso questionari ad hoc è possibile ricevere una consulenza personalizzata e, grazie a domande frequenti sullo stato di salute, i medici hanno modo di indirizzare il paziente verso le cure migliori.

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