Coronavirus: con quali sintomi va chiamata l’ambulanza?

È arrivata la stagione dell’influenza e del raffreddore, differenziare i sintomi da un possibile contagio da Coronavirus può risultare difficile. Con quali sintomi va chiamata l’ambulanza?
Ecco una spiegazione.

Coronavirus, i sintomi allarmanti

La diffusione della pandemia continua a non cedere il passo ad una distensione psico-fisica, soprattutto nella stagione in cui i sintomi da raffreddore o influenza possono essere scambiati per quelli da Covid-19.

Riteniamo necessario elencare quali sono i sintomi di un eventuale contagio dal nuovo virus. È il Ministero della Salute a rispondere alle domande più urgenti.

Ogni soggetto può esprimere diversi gradi di sintomatologia, in base alla gravità.

C’è la distinzione tra l’asintomatico (nessun sintomo evidente) e chi presenta tosse, mal di gola, debolezza, febbre affaticamento e dolore muscolare.

Ci sono anche i casi più gravi che presentano distress respiratorio acuto, sepsi e shock settico.

Quali sono i sintomi più comuni?

Febbre superiore a 37,5° con tosse, brividi, difficoltà respiratorie, perdita improvvisa dell’olfatto (o una sua diminuzione), perdita di gusto (o sua alterazione).

Le persone più a rischio sono quelle che hanno delle patologie pregresse (come l’ipertensione, il diabete, problemi cardiovascolari, malattie respiratorie, pazienti con cancro e immunodepressi): potrebbero sviluppare delle forme più gravi d’infezione.

Nel caso in cui si presentano dei sintomi correlati al Coronavirus, è necessario restare nella propria casa, non recarsi in pronto soccorso o gli studi medici e chiamare urgentemente il proprio medico di fiducia che vi parlerà della procedura da seguire.

Potrebbe essere iniziato il periodo infettivo (due giorni prima) anche se il rischio aumenta durante la presenza della sintomatologia (seppur lieve).

Evidenze hanno messo in chiaro che il periodo infettivo potrebbe durare dai 7 ai 12 giorni nei casi meno gravi, al contrario potrebbe durare fino a due settimane.

Nel dubbio, evita ogni contatto stretto, anche con i familiari stessi. Cerca di ‘isolarti’, di non mischiare la tua biancheria con quella della tua famiglia.

Evita gli spazi comuni, piuttosto trova il modo di passare il tuo tempo: dedicati alla lettura di un libro, alla serie tv che ti appassiona, approfitta di questo tempo per fare il cambio stagione dei vestiti.

La nuova Circolare del ministero della Salute del 12 ottobre 2020 aggiorna le indicazioni riguardo la durata e il termine dell’isolamento e della quarantena.

La circolare chiarisce che:

l’isolamento dei casi di documentata infezione da SARS-CoV-2 si riferisce alla separazione delle persone infette dal resto della comunità per la durata del periodo di contagiosità, in ambiente e condizioni tali da prevenire la trasmissione dell’infezione.

La quarantena, invece, si riferisce alla restrizione dei movimenti di persone sane per la durata del periodo di incubazione, ma che potrebbero essere state esposte ad un agente infettivo o ad una malattia contagiosa, con l’obiettivo di monitorare l’eventuale comparsa di sintomi e identificare tempestivamente nuovi casi. [Fonte: Ministero della Salute]

Quando chiamare l’ambulanza?

Se si presentano problemi respiratori, febbre e affanno.
L’112 sarà pronto a rispondere e ad aiutarti tempestivamente.

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