Coronavirus, 260 infetti in un campo estivo in Georgia (USA)

Più di 250 tra bambini e ragazzi sono risultati infetti a seguito di un soggiorno presso un campeggio della Georgia. Sia gli animatori sia la direzione del campeggio avevano adottato diversi accorgimenti per prevenire il contagio da Coronavirus, come per esempio il fatto di tenere i giovani campeggiatori divisi in gruppi sulla base dei bungalow che occupavano. Da non dimenticare è pure il distanziamento sociale, per non parlare della frequente uscita dai bungalow e dell’attenzione alle misure di igiene.

Secondo un rapporto inviato ai CDC (Centers for Disease Control and Prevention), le mascherine non erano state richieste ai giovani campeggiatori, ma soltanto al personale. A seguito dell’analisi della situazione, è stato possibile parlare di una diffusione del Covid-19 in un ambiente di condivisione degli spazi notturni tra giovani. Inoltre, secondo gli esperti dei CDC non sono state adottate misure sufficienti per prevenire il focolaio di Covid-19 che si è poi andato a creare.

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L’età media dei campeggiatori era di 12 anni

L’età media dei giovanissimi campeggiatori sopra ricordati era di 12 anni, mentre quella del personale pari a 17. A tutti i partecipanti è stata richiesta la documentazione di un test Covid-19 negativo, che doveva essere stato effettuato non più di 12 giorni prima del loro arrivo.

In una dichiarazione ufficiale, gli esperti dei CDC hanno fatto presente che, in contesti come i campi estivi, per prevenire il contagio è cruciale l’uso corretto delle mascherine in stoffa, per non parlare della sanificazione rigorosa.

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