
Una paura intensa incontrollabile che il nostro corpo sembra riconoscere prima che noi ci accorgessimo di essa. Sì, perché quel meccanismo di ‘fuga’ viene messo in atto dalla nostra mente e dal nostro corpo inaspettatamente, improvvisamente anche in un momento di apparente relax o in una situazione serena. Ed è per questo che il primo attacco di panico non si dimentica mai.
L’attacco di panico: cos’è?
Gli attacchi di panico inaspettati ci lasciano spiazzati, inermi davanti a quella sensazione di morte imminente perché le sensazioni sono simili a quelli di un attacco cardiaco, quei dolori addominali fanno pensare che stiamo per morire. E i pensieri negativi si rincorrono, giocano a farci scoprire parti di noi paurose e nascoste. Le paure più profonde.
E dopo aver attraversato quest’esperienza, la prima, ritornare in quel luogo dov’è successo, forse in una stazione ferroviaria o lungo un viale alberato, o dentro la stanza da letto, fa terrore. La buona notizia è che l’attacco di panico può essere affrontato perché – leggete bene – l’attacco di panico non è collegato a pericoli reali.
Facciamo un passo indietro: se prima l’attacco di panico era ‘inaspettato’, dopo averlo attraversato, i successivi saranno ‘attesi’ (o situazionali) e si verificano quando è presente l’elemento che già in passato ha scatenato la reazione. In questo caso, impari a conoscere i sintomi che precedono l’attacco di panico e puoi imparare certamente nel tempo a reagire.
Cosa puoi fare per superare un attacco di panico?
Teniamo a ripetere che in quel momento è bene ricordare che non c’è nessun pericolo reale, sebbene il tuo corpo ti suggerisca il contrario.
Potresti aiutarti con il respiro, rallentandolo e cercando di controllare i pensieri, spostando l’attenzione in pensieri e situazioni positive.
Durante un attacco di panico è consigliabile anche contare, inspirando ed espirando con il naso, finché i muscoli non rilasciano la tensione accumulata.