“Come se mi fosse esplosa la testa”: una ragazza è sopravvissuta a un’aneurisma cerebrale

Una giovane donna canadese ha sfidato le scarne probabilità di sopravvivere a un aneurisma cerebrale, avvenuto all’età di 15 anni, che ha causato un ictus e l’ha fatta sentire come se la sua testa stesse per esplodere.

Chloe Gallagher – che oggi ha 24 anni – fu ricoverata in ospedale quando improvvisamente perse la vista e rimase paralizzata mentre stava guardando la televisione in casa.

Come riportato dal Daily Mail, una scansione TC mostrò che il cervello di Chloe era “pieno di sangue” dopo che un vaso sanguigno era scoppiato, causando un ictus che avrebbe potuto ucciderla.

I medici dovettero tagliare una parte del cranio della ragazza dalle dimensioni di un palmo per potere operare prima di indurre il coma così da aiutarla a riprendersi.

Alla famiglia di Chloe fu detto di attendersi il peggio e, se fosse sopravvissuta, si sarebbe trovata di fronte a qualche grave disabilità.

Tuttavia, Chloe se l’è cavata con piccole complicazioni – al netto dello sviluppo dell’epilessia – e oggi è una studentessa di medicina.

La ragazza ha raccontato che, nel giugno del 2010, all’improvviso pensò che la sua testa stesse per esplodere: il segno di un aneurisma celebrale che le causò poi un ictus.

Mentre Chloe cercava di uscire dal letto per andare in cucina, cadde a terra e si rese conto che non poteva camminare. Pertanto, l’allora 15enne scivolò lungo il corridoio verso la cucina, confusa e terrorizzata, e chiamò suo padre.

La ragazza ha affermato: “Sono tornata a casa da scuola quel giorno, ho fatto qualche compito, poi ho guardato la TV nella stanza dei miei genitori ed ero al telefono con alcuni amici. All’improvviso, lo schermo della TV e quello del cellulare erano sfocati e la mia testa sembrava che stesse per esplodere.Non posso nemmeno descrivere il ​​dolore che ho provato. Mi sono alzata per andare al telefono in cucina dato che non riuscivo a vedere lo schermo del mio cellulare ma, quando mi sono alzata dal letto, sono caduta. È stato allora che mi sono resa conto che non potevo camminare“.

Chloe fu sottoposta a una craniotomia decompressiva di emergenza per alleviare il gonfiore del cervello.

L’intervento chirurgico permise di rimuovere un lembo osseo dal cervello dalle dimensioni di una mano e poi ci fu l’induzione al coma per tre giorni.

Prima del coma, i medici dissero ai suoi genitori di aspettarsi il peggio e che, se ce l’avesse fatta, avrebbe avuto una qualche grave disabilità.

Oggi, però, la ragazza sta meglio.

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