Infarto o arresto cardiaco? Come riconoscerli e agire
Riconoscere subito i segnali di infarto o arresto cardiaco può fare la differenza tra la vita e la morte.
Le malattie cardiovascolari restano una delle principali cause di morte in Italia. In molti casi, sapere cosa fare nei primi minuti può salvare vite.

Eppure, gran parte della popolazione non conosce la differenza tra infarto e arresto cardiaco e rischia di agire tardi o in modo errato.
Oggi vediamo quali sono i sintomi da tenere d’occhio, come distinguerli e quali azioni intraprendere immediatamente in caso di emergenza.
Indice dell'articolo
Infarto e arresto cardiaco: non sono la stessa cosa
- Infarto: si verifica quando un’arteria coronaria si ostruisce, bloccando il flusso di sangue al cuore. La persona di solito resta cosciente e manifesta dolore o altri sintomi.
- Arresto cardiaco: è un’interruzione improvvisa e completa dell’attività cardiaca. Il cuore smette di battere in modo efficace e la persona perde conoscenza rapidamente.
Come riconoscere un infarto
Una persona che sta avendo un infarto può presentare:
- Dolore o pressione al petto.
- Vertigini o sensazione di svenimento.
- Fiato corto.
- Dolore che si irradia al braccio sinistro, al collo, alla schiena o alla mandibola.
- Sudorazione intensa.
- Nausea o vomito.
- Tosse o respiro sibilante.
Cosa fare in attesa dei soccorsi:
- Far sedere la persona in una posizione comoda.
- Non dare cibo o bevande.
- Se disponibile, far masticare lentamente una compressa di aspirina da 300 mg (solo se l’adulto non è allergico e non ha meno di 16 anni).
- Mantenere calma la persona e monitorare le condizioni.

Come riconoscere un arresto cardiaco
Segnali tipici:
- La persona è incosciente.
- Non respira o respira in modo anomalo (gasping).
- Non reagisce a rumori o stimoli tattili.
L’arresto cardiaco è un’emergenza assoluta: senza intervento immediato, il rischio di morte è altissimo in pochi minuti.
Cosa fare in caso di arresto cardiaco: la sequenza di intervento
- Pericolo: verifica che il luogo sia sicuro.
- Risposta: scuoti delicatamente le spalle della persona e chiedi ad alta voce “Sta bene?”.
- Chiedi aiuto: chiama subito il 118 o manda qualcuno a farlo.
- Vie respiratorie: inclina delicatamente la testa all’indietro per aprire le vie aeree.
- Respirazione: controlla se il torace si muove o se ci sono rumori anomali.
- Compressioni: se non respira normalmente, inizia il massaggio cardiaco solo con le mani: premi forte e veloce al centro del petto, senza interruzioni, fino all’arrivo dei soccorsi.
Perché la rapidità è vitale
Nel caso di arresto cardiaco, ogni minuto senza rianimazione riduce del 10% le possibilità di sopravvivenza.
Un’azione tempestiva può raddoppiare o triplicare le probabilità di salvezza.
FAQ
Come distinguere infarto e arresto cardiaco?
Nell’infarto la persona è di solito cosciente e prova dolore toracico; nell’arresto cardiaco perde conoscenza e non respira.
È sempre sicuro dare aspirina a chi ha un dolore toracico?
Solo se è cosciente, adulto, non allergico e non ha meno di 16 anni.
Serve un corso per imparare la rianimazione cardiopolmonare (RCP)?
Sì, è fortemente consigliato per eseguire le manovre in modo corretto e sicuro.
Suggerimento di approfondimento
Per chi vuole imparare in modo pratico le tecniche di rianimazione, un’opzione utile è il Kit di addestramento al massaggio cardiaco, disponibile su Amazon.
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