Come riconoscere i segni dell’annegamento in un bambino (e cosa fare)

Secondo i dati ottenuti dai Centers for Disease Control and Prevention (USA), l’annegamento è la seconda causa delle lesioni non intenzionali e di morte tra i bambini di età compresa tra 1 e 14 anni. Ciò avviene perché la maggior parte dei genitori non sa riconoscere i segni dell’annegamento.

Richiesta di aiuto

Sfortunatamente, l’annegamento non coincide con un’agitazione convulsa o con una richiesta di auto ben visibile. Una persona che sta affogando, infatti, raramente è in grado di parlare. Ciò è spiegato dal fatto che, nel momento dell’estremo pericolo, la persona sta lottando per respirare. Ecco perché è un grave errore pensare che i genitori sono in grado di aiutare i propri figli in pochi secondi una volta sentite le loro voci. in pochi secondi se senti le loro voci.

Movimenti del braccio

Come già scritto, l’obiettivo principale di una persona che sta annegando è di tenere la testa fuori dall’acqua. Ecco perché le braccia di solito si estendono ai lati e si muovono alternativamente su e giù. Tali mosse aiutano ad alzare e ad abbassare la persona che sta annegando nell’acqua per un po’ di tempo in modo che possa prendere aria. Queste azioni, però, richiedono un grande sforzo e un bambino smette di eseguirle presto.

Posizionamento del corpo

Il corpo di una persona che sta affogando resta in posizione verticale e, più passa il tempo, più la testa va giù. L’annegamento si completa in 20 – 60 secondi.

Locomozione

I movimenti caotici del braccio e l’assenza di movimenti delle gambe non possono spingere una persona in nessuna direzione.

Altri segni

Anche i seguenti segni possono evidenziare un pericolo in corso:

  • Occhi vuoti e vitrei che non sono in grado di mettere a fuoco;
  • Iperventilazione;
  • Capelli sulla fronte o gli occhi;
  • Salire per una scala invisibile;
  • Cercare di rotolarsi sulla schiena.

Cosa fare in caso di emergenza?

Ecco una lista di azioni da eseguire:

  • Portare il bambino fuori dall’acqua;
  • Controllare se il bambino sta respirando;
  • Se non c’è alcun segno di respiro, cominciare la rianimazione cardiopolmonare (RCP) e poi chiamare i soccorsi;
  • Se il bambino respira, portarlo all’ospedale più vicino per controllare le condizioni di salute.

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