Come capire se tuo figlio ha la varicella: guida ai primi segnali
Con l’arrivo dell’inverno aumentano le infezioni stagionali: ecco come riconoscere i sintomi iniziali della varicella nei bambini.

Con il calo delle temperature, arrivano anche i primi malanni di stagione. Raffreddore, tosse, mal di gola e febbre colpiscono grandi e piccoli, spesso costringendo le famiglie a rivedere la propria routine quotidiana.
Ma quando un semplice malessere nasconde qualcosa di più serio? La varicella è una malattia molto comune nei bambini. Di solito si presenta in forma lieve, ma può essere fastidiosa e, in alcuni casi, portare a complicazioni. Riconoscere i primi segnali è fondamentale per intervenire nel modo corretto e limitare la diffusione, soprattutto in ambienti frequentati da più bambini come scuole e asili.
Indice dell'articolo
- 1 Cos’è la varicella e perché è importante riconoscerla subito
- 2 Febbre: uno dei primi segnali da non sottovalutare
- 3 Dolori muscolari e affaticamento prima della comparsa dell’eruzione
- 4 Malessere generale e irritabilità: segnali da non ignorare
- 5 Prevenzione e trattamento: cosa fare e a chi rivolgersi
- 6 Quando preoccuparsi: possibili complicazioni
- 7 Consigli pratici per affrontare la varicella in casa
- 8 FAQ – Domande frequenti sulla varicella
Cos’è la varicella e perché è importante riconoscerla subito
La varicella è una malattia infettiva altamente contagiosa, causata dal virus Varicella-Zoster. Nella maggior parte dei casi, colpisce durante l’infanzia e si risolve spontaneamente in pochi giorni. Tuttavia, il contagio è estremamente rapido e può risultare particolarmente fastidioso, soprattutto per i più piccoli.
Anche se è nota principalmente per l’eruzione cutanea pruriginosa, la varicella si manifesta inizialmente con sintomi generici, che spesso vengono confusi con una semplice influenza.
Febbre: uno dei primi segnali da non sottovalutare
La febbre è uno dei primi campanelli d’allarme. In genere compare prima che siano visibili i classici puntini rossi sulla pelle. Può essere accompagnata da:
- Brividi
- Rossore in viso
- Sensazione generale di malessere
È importante non somministrare ibuprofene nei casi sospetti di varicella, poiché può aumentare il rischio di infezioni cutanee gravi. In presenza di febbre, è preferibile usare paracetamolo, previo parere medico.
Monitorare attentamente la temperatura, garantire riposo e offrire molti liquidi aiuta a prevenire la disidratazione e a favorire la guarigione.
Dolori muscolari e affaticamento prima della comparsa dell’eruzione
Prima che compaiano le tipiche bollicine, molti bambini mostrano sintomi simili all’influenza. Tra questi:
- Stanchezza marcata
- Dolori muscolari e articolari
- Scarso appetito
- Maggiore irritabilità
In questa fase, il bambino può apparire semplicemente più svogliato e meno attivo del solito. Per alleviare i fastidi muscolari, un bagno caldo può risultare benefico, oltre ad aiutare a calmare la pelle nei primi stadi dell’irritazione.
Malessere generale e irritabilità: segnali da non ignorare
Il comportamento del bambino può offrire indizi preziosi. Un calo improvviso dell’umore, pianti frequenti o difficoltà ad addormentarsi possono indicare un malessere iniziale, anche prima dell’eruzione cutanea.
In questa fase è importante:
- Garantire un ambiente tranquillo
- Favorire il riposo
- Offrire bevande a temperatura ambiente per mantenere l’idratazione
Un bambino riposato reagisce meglio al virus e può affrontare l’infezione in modo più sereno.
L’eruzione cutanea: il segno più riconoscibile
La comparsa dell’eruzione è il segnale più chiaro della varicella. Di solito inizia da:
- Torace
- Schiena
- Viso
Si diffonde poi rapidamente a:
- Cuoio capelluto
- Braccia e gambe
Le bollicine iniziano come piccoli puntini rossi, che in breve tempo si trasformano in vescicole piene di liquido. Possono presentarsi a ondate, per cui nuove lesioni compaiono anche quando le precedenti iniziano a seccarsi e formare croste.
Il prurito intenso può essere molto fastidioso. Per alleviarlo si consiglia:
- Applicazione di lozione alla calamina, per le sue proprietà lenitive
- Vestiti larghi e traspiranti, per evitare ulteriori irritazioni
- Tenere le unghie corte per prevenire graffi e infezioni secondarie
Prevenzione e trattamento: cosa fare e a chi rivolgersi
La prevenzione più efficace contro la varicella è la vaccinazione. Questo vaccino, somministrato in due dosi, stimola il sistema immunitario a produrre anticorpi specifici, senza dover contrarre la malattia.
Il vaccino è particolarmente raccomandato per:
- Bambini che frequentano ambienti collettivi
- Adulti che non hanno mai contratto la varicella
- Soggetti a rischio con patologie croniche
In caso di comparsa dei sintomi, è sempre consigliabile consultare il pediatra o il farmacista per ricevere indicazioni specifiche. I sintomi più lievi possono essere gestiti a casa, ma in presenza di febbre alta persistente, eruzioni estese o segnali di infezione, è opportuno un controllo medico.
Quando preoccuparsi: possibili complicazioni
Sebbene rara, la varicella può portare a complicanze, soprattutto nei neonati, adolescenti e adulti. Tra le più comuni:
- Infezioni batteriche della pelle
- Polmonite
- Encefalite
In questi casi, la tempestività nella diagnosi e nel trattamento può fare la differenza. Per questo motivo, è importante non sottovalutare i sintomi iniziali.

Consigli pratici per affrontare la varicella in casa
Per aiutare il bambino a superare la malattia nel modo più confortevole possibile:
- Mantenere la camera fresca e ben ventilata
- Offrire cibi leggeri e facilmente digeribili
- Distrarre il bambino con libri o giochi tranquilli
- Evitare il contatto con persone immunodepresse
È anche utile avvisare la scuola o l’asilo, per evitare ulteriori contagi.
FAQ – Domande frequenti sulla varicella
Quanto dura la varicella nei bambini?
Di solito dai 7 ai 10 giorni, ma il periodo contagioso può iniziare due giorni prima della comparsa delle vescicole.
Quando non è più contagioso un bambino con la varicella?
Quando tutte le vescicole si sono seccate e trasformate in croste.
Posso mandare mio figlio a scuola se ha solo febbre?
No, se sospetti la varicella è meglio tenerlo a casa e consultare il pediatra.
Si può prendere la varicella due volte?
È raro, ma può accadere. Il virus può anche riattivarsi più avanti nella vita come fuoco di Sant’Antonio.
Il vaccino per la varicella è obbligatorio?
In Italia non è obbligatorio, ma è fortemente consigliato.
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