Cisti gigante scoperta al nono mese: salvati mamma e bambino

Una futura mamma scopre una cisti di 35 cm che cresceva attorno al feto: salvata insieme al suo bambino.

Ecografia
Ecografia

Aveva dolori allo stomaco e pensava fosse solo la gravidanza. Ma i medici hanno scoperto una massa gigantesca: una cisti ovarica di 35 centimetri, avvolta attorno all’utero.

Una scoperta impressionante avvenuta quando la donna era ormai alla 34ª settimana di gravidanza.

Un controllo di routine si trasforma in un’emergenza

Questa storia arriva da Jakarta, in Indonesia. Una donna di 26 anni, incinta al terzo trimestre, si è presentata in ospedale a causa di forti dolori addominali. Nulla di insolito per una futura mamma, penserete. Ma i medici hanno presto scoperto qualcosa di molto più serio.

Sei settimane prima, un’ecografia aveva rilevato una cisti ovarica, ma senza destare particolari preoccupazioni. Solo più tardi, però, è emersa la reale portata della situazione: la cisti era cresciuta fino a raggiungere 35 centimetri di diametro, pressando sull’utero e spingendolo verso destra.

Il feto iniziava a crescere meno: il campanello d’allarme

Al secondo controllo, i medici si sono accorti che la crescita del feto era rallentata. Una situazione delicata, probabilmente causata dalla compressione esercitata dalla cisti sull’utero, che si era spostato lateralmente.

A quel punto, non c’era più tempo da perdere.

L’intervento d’urgenza: cisti rimossa, bambino salvato

Dopo quattro settimane, i chirurghi dell’ospedale Dr. Cipto Mangunkusumo di Jakarta sono intervenuti. Durante l’operazione, hanno scoperto che la cisti conteneva ben 11 litri di liquido. Fortunatamente, era benigna.

Contemporaneamente, è stato eseguito un parto cesareo. Il bimbo è nato sano, con un peso di circa 2,3 kg (5 libbre), senza complicazioni.

La madre si è ripresa rapidamente ed è stata dimessa in pochi giorni, senza alcuna conseguenza.

Foto impressionanti mostrano la cisti prima dell’intervento

Le immagini pubblicate dal sito NeedToKnow mostrano chiaramente la posizione della massa: un’ecografia evidenzia la cisti attorno all’utero, mentre un’illustrazione spiega come comprimesse l’organo e ne alterasse la posizione.

Un caso eccezionale che dimostra quanto sia importante monitorare la gravidanza in modo approfondito, anche quando tutto sembra procedere normalmente.

Un’altra storia di speranza: la piccola Sophia rischia la vista

Un’altra famiglia, questa volta in Inghilterra, affronta una situazione complessa. I genitori Petru (31 anni) e Natalia Obada (32 anni) hanno appena scoperto che la loro neonata, Sophia, potrebbe perdere la vista in modo permanente.

La diagnosi è arrivata pochi giorni dopo la nascita: Sindrome di Blefarofimosi Ptosi Epicanto Inversus (BPES), una rara condizione genetica che colpisce le palpebre e la posizione degli occhi.

“Quando Sophia è nata, sembrava tutto normale. Ma dopo una settimana ci siamo accorti che non apriva bene gli occhi. Le palpebre erano troppo piccole”, ha raccontato Petru al Mirror.

Un intervento in Spagna per salvare la vista della neonata

I medici hanno confermato che si tratta di BPES di tipo 1, la forma che impedisce alle palpebre di aprirsi completamente, limitando la visione e rischiando danni irreversibili alla vista.

Per questo, i genitori stanno cercando di raccogliere fondi per portare la piccola Sophia in Spagna, dove potrebbe sottoporsi a un intervento chirurgico urgente alle palpebre. Oltre al costo della procedura, devono affrontare anche viaggio, soggiorno e cure post-operatorie.

Una battaglia difficile, ma non impossibile.

Cos’è la BPES: una condizione rara ma trattabile

La BPES (Blepharophimosis Ptosis Epicanthus Inversus Syndrome) è una malattia genetica rara che coinvolge la forma e funzionalità delle palpebre.

I principali sintomi includono:

  • Ptosi palpebrale (palpebre cadenti)
  • Blefarofimosi (occhi più piccoli del normale)
  • Difficoltà visive
  • In alcuni casi, problemi ormonali associati

Sebbene sia rara, la sindrome può essere gestita con interventi chirurgici mirati, soprattutto se effettuati nei primi mesi di vita.

L’importanza dei controlli medici e della diagnosi precoce

Queste due storie, molto diverse tra loro, ci ricordano una cosa fondamentale: mai sottovalutare i segnali del corpo, specialmente durante la gravidanza o nei primi giorni di vita di un neonato.

In entrambi i casi, è stata la pronta attenzione medica a fare la differenza tra un possibile dramma e un lieto fine.

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FAQ – Domande frequenti

Cosa causa una cisti ovarica durante la gravidanza?
Le cisti ovariche possono svilupparsi spontaneamente e spesso sono benigne. Alcune crescono durante la gravidanza per effetto degli ormoni.

È pericoloso avere una cisti così grande?
Sì. Una cisti di grandi dimensioni può comprimere organi vicini, alterare la crescita fetale o causare complicazioni al parto.

Cos’è la BPES?
È una sindrome genetica rara che colpisce le palpebre, limitando l’apertura degli occhi e la vista.

La BPES è curabile?
Sì, nella maggior parte dei casi si può intervenire chirurgicamente per correggere i difetti palpebrali.

Come si può aiutare chi ha un bambino con BPES?
Oltre alla raccolta fondi, esistono associazioni e specialisti che possono supportare le famiglie con diagnosi precoci e percorsi terapeutici.

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