Circoncisione finita male, bambino di 10 anni evirato: un mese di agonia in ospedale

La storia di un bambino malese che ha perso gran parte del suo pene durante una circoncisione è un racconto straziante di errore medico.

Tutto è iniziato quando un bambino di soli 10 anni è stato portato in ospedale per sottoporsi a una circoncisione. Ciò che doveva essere un procedimento relativamente semplice si è trasformato in un incubo medico, segnando la vita del giovane in modo irreparabile. L’incidente ha avuto luogo nella sua città natale di Kuala Lipis, in Malesia, e ha provocato la perdita di circa il 90% del suo pene.

Errore Medico: Una Circoncisione Malriuscita

Durante l’operazione di circoncisione, qualcosa è andato tremendamente storto. Nonostante le aspettative di un intervento di routine, l’incapacità dei medici locali ha portato a un disastro. Il risultato è stato devastante per il giovane paziente, che è rimasto con gravi danni permanenti.

Il Tentativo di Riparazione: Un Lungo Ritardo

Dopo la mutilazione, è stato deciso di trasferire il ragazzo all’ospedale di Selayang, dove chirurghi più esperti avrebbero potuto tentare di correggere l’orribile danno. Tuttavia, il successo di un intervento correttivo dipende in gran parte dalla tempistica. In questo caso, ogni speranza di riattaccare il pene al bambino è stata infranta da un ritardo di oltre dieci ore.

Un Lungo e Agonizzante Processo di Recupero

Il giovane paziente ha dovuto affrontare un processo di recupero doloroso e disperato che ha comportato numerosi interventi chirurgici. È rimasto ricoverato in ospedale per oltre un mese, cercando disperatamente di superare le conseguenze dell’errore medico devastante.

La Lotta Legale

Dopo l’incidente, il giovane e sua madre hanno deciso di intraprendere una causa legale contro il governo malese e i direttori dell’ospedale. La richiesta iniziale di risarcimento ammontava a circa 500.000 euro, riflettendo l’enorme impatto che l’errore medico ha avuto sulla vita del ragazzo.

La Riduzione del Ristoro

Tuttavia, il processo legale non è stato privo di complicazioni. Il governo malese ha presentato un ricorso contro l’ammontare richiesto, sostenendo che fosse eccessivo. La Corte d’appello di Putrajaya ha dato ragione al governo, riducendo drasticamente l’importo del risarcimento. I danni generali di 2 milioni di MYR (circa 400.000 euro) ottenuti dal giovane sono stati ridotti a circa 20.000 euro.

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