Come muoiono gli italiani? Le cause più comuni

L'ISTAT fotografa il 2022: meno decessi per Covid-19 ma malattie croniche sempre al vertice.

Sapevi che oltre la metà dei decessi in Italia è causata da solo due gruppi di malattie? Nel 2022, secondo i dati dell’ISTAT, le malattie del sistema circolatorio (come infarti e ictus) hanno causato ben 222.717 morti, seguite dai tumori, con 174.566 decessi. Queste due cause da sole rappresentano oltre il 55% della mortalità complessiva nel nostro Paese.

Un dato che sottolinea l’importanza della prevenzione cardiovascolare, dell’aderenza ai controlli oncologici e di stili di vita sani. La buona notizia? Il tasso di mortalità per tumori continua a mostrare un trend in diminuzione dal 2015, grazie ai progressi nella diagnosi precoce e nelle terapie.

Il Covid-19 è ancora la terza causa di morte, ma in calo

Nonostante il calo del virus nelle cronache quotidiane, il Covid-19 ha rappresentato nel 2022 la terza causa di morte, con 51.630 decessi (pari al 7% del totale). Tuttavia, rispetto al 2021, il numero è diminuito del 22%, e addirittura del 36% rispetto al 2020. La riduzione è stata più evidente tra i più giovani, mentre tra gli over 80 si è registrata una lieve risalita, soprattutto nelle regioni del Centro-Sud.

Nelle Isole, sorprendentemente, il tasso di mortalità per Covid-19 è aumentato, rendendole la zona italiana con i dati più alti per tutte le fasce di età. Questo indica una maggiore vulnerabilità in alcune aree del Paese, forse per fattori legati all’accesso alle cure o alla copertura vaccinale.

Demenze, diabete e malattie respiratorie: l’onda lunga della cronicità

Tra le altre cause, si segnala un aumento dei decessi per Alzheimer e altre demenze (37.127 casi) e per diabete mellito (quasi 25.000). Anche le malattie respiratorie sono tornate a crescere, in particolare le polmoniti e le broncopneumopatie croniche.

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, le demenze sono destinate a crescere nei prossimi decenni a causa dell’invecchiamento della popolazione. Il diabete, invece, riflette l’impatto di stili di vita sedentari e alimentazione scorretta.

Cause esterne: tornano a salire gli incidenti e le cadute

Le cause esterne di morte, come incidenti stradali, cadute e suicidi, hanno registrato un aumento rispetto agli anni della pandemia. In particolare, le cadute accidentali tra gli anziani ultraottantenni sono aumentate del 35% rispetto al 2019. Un dato che suggerisce la necessità di rafforzare i programmi di prevenzione domestica e supporto agli anziani fragili.

Un altro fenomeno preoccupante è l’aumento dei suicidi tra alcune fasce di popolazione, in particolare under 50 e over 80. Il disagio psicologico post-pandemico potrebbe aver avuto un ruolo, come segnalano numerosi studi sulla salute mentale.

Differenze regionali: il Sud paga un prezzo più alto

La mappa della mortalità in Italia evidenzia differenze significative tra Nord e Sud. Le regioni meridionali e le Isole mostrano tassi di mortalità più elevati per malattie cardiovascolari e diabete, due condizioni croniche legate anche a fattori socio-economici e culturali.

Nel Sud, per esempio, il tasso per malattie cardiache è di 32,1 morti ogni 10mila abitanti, contro i 25-26 del Nord. Anche la mortalità per diabete è quasi doppia rispetto al Nord (4,7 vs 2,4), indicando la necessità di programmi mirati di prevenzione e gestione delle cronicità.

Donne più longeve, ma con più demenze e Alzheimer

Nel 2022, le donne hanno mostrato una lieve crescita del tasso di mortalità (+1,8%), mentre negli uomini si registra una diminuzione. Le donne vivono più a lungo, ma con una maggiore esposizione a patologie neurodegenerative: il 74% dei decessi per demenza riguarda il genere femminile.

Il rapporto tra i sessi si sta però riequilibrando. Gli uomini, storicamente più colpiti dal Covid-19, nel 2022 hanno visto una riduzione della mortalità per questa causa del 38%, contro il 31% delle donne.

Mortalità giovanile stabile, ma attenzione ai segnali

Tra gli under 50, la mortalità è in leggera diminuzione rispetto al biennio pandemico, ma le cause esterne continuano a rappresentare una fetta importante (8,3% dei decessi totali in questa fascia di età). In aumento anche le morti per sintomi e condizioni non ben definite, un segnale da non sottovalutare per la medicina preventiva.

Torna la normalità nei luoghi del decesso

Un altro dato interessante riguarda il luogo in cui si muore. Dopo gli anni anomali della pandemia, nel 2022 si torna progressivamente ai modelli pre-Covid: più decessi in ospedali, hospice e strutture residenziali, meno nelle abitazioni private.

Questa “normalizzazione” riflette una riorganizzazione del sistema sanitario e il ritorno a una maggiore accessibilità delle cure per i pazienti con patologie croniche o terminali.

Uno sguardo all’Europa: l’Italia tra i Paesi con meno morti

Il confronto con l’Europa mostra che l’Italia ha un tasso di mortalità standardizzato (90,5 ogni 10mila abitanti) inferiore alla media UE (103,9). Solo sette Paesi fanno meglio, tra cui Spagna, Francia e Svezia.

Tuttavia, il nostro Paese ha ridotto meno degli altri la mortalità per Covid-19 nel 2022, probabilmente a causa della maggiore incidenza nella popolazione anziana. Una sfida ancora aperta, da monitorare con attenzione.

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FAQ – Domande frequenti

Quali sono state le principali cause di morte in Italia nel 2022? Le malattie del sistema circolatorio e i tumori restano in cima alla lista, seguite dal Covid-19 e dalle malattie respiratorie.

Il Covid-19 è ancora una causa rilevante di mortalità? Sì, nonostante il calo rispetto agli anni precedenti, nel 2022 il Covid-19 è stato la terza causa di morte in Italia.

Cosa significa “tasso di mortalità standardizzato per età”? È un indicatore che misura i decessi in modo comparabile tra popolazioni con età diverse, utile per analizzare l’andamento della mortalità nel tempo e nello spazio.

Chi muore di più: uomini o donne? Gli uomini hanno tassi di mortalità più alti, ma nel 2022 si è registrato un aumento tra le donne, in particolare tra le ultraottantenni.

Dove si muore di più in Italia? Il Sud e le Isole hanno tassi di mortalità generalmente più alti, soprattutto per malattie croniche come cardiopatie e diabete.

Qual è l’impatto delle malattie neurodegenerative come l’Alzheimer? È in aumento, in particolare tra le donne. Le demenze rappresentano una delle prime cinque cause di morte.

Perché sono aumentati i decessi per cadute? Le cadute accidentali, soprattutto tra gli anziani, sono aumentate rispetto al periodo pre-pandemico, evidenziando una maggiore fragilità e la necessità di prevenzione.

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