“Mi dicevano che erano solo tonsille, ma era cancro”: la storia di Pawel
Un giovane sopravvissuto al cancro alla bocca racconta la sua battaglia
A volte basta un semplice dubbio per salvare una vita. Quante volte ci sentiamo dire che “è solo un’infiammazione” o “passerà con un antibiotico”? Ma cosa succede quando quel fastidio non se ne va e la vocina dentro ci dice che qualcosa non torna?

È proprio da qui che parte la storia di Pawel Chmura, 32 anni, originario della Polonia ma residente a Londra. Il suo percorso, iniziato con semplici episodi di tonsillite, si è rivelato una corsa contro il tempo per scoprire una diagnosi ben più seria: un tumore alla bocca.
Indice dell'articolo
Ascoltare il corpo può fare la differenza
Tutto è cominciato nel 2023. Pawel lavorava come coordinatore front office in un’agenzia di marketing e, dopo ogni vacanza, si ritrovava puntualmente con la gola infiammata.
“Ogni volta che tornavo da un viaggio, mi ammalavo di tonsillite. Dopo un po’ ho iniziato a chiedermi se fosse davvero solo quello,” racconta. I medici di base, dopo vari tamponi e visite, non trovarono nulla di anomalo. Ma Pawel non si arrese.
Grazie alla copertura sanitaria privata fornita dalla sua azienda, decise di consultare uno specialista. All’inizio del 2024, un consulente per le malattie infettive notò qualcosa di strano in una risonanza magnetica.
“Mi dissero: ‘Le tonsille stanno bene, ma abbiamo visto qualcosa che deve essere approfondito’,” ricorda Pawel.
Un nodulo sospetto e tanta paura
L’anomalia si trovava sotto la lingua, vicino alla mandibola, una zona difficile da raggiungere con una normale biopsia. “Ero molto preoccupato a quel punto,” ammette. Trovò uno specialista in patologie della bocca tramite il sito della Bupa (assicurazione sanitaria privata britannica), il quale decise di rimuovere il nodulo per analizzarlo.
Due settimane dopo l’intervento arrivò la notizia che nessuno vorrebbe sentire.
“Appena ho visto il medico e l’infermiera in quella stanza, ho capito che qualcosa non andava. Si sono seduti e mi hanno detto: ‘Purtroppo è un tumore’.”
Per Pawel, ricevere una diagnosi così pesante è stato uno shock, ma anche un momento di chiarezza: aveva un piano di cura e un’equipe pronta a intervenire. La sua preoccupazione più grande, però, era comunicare la notizia ai suoi genitori in Polonia.
“L’unico pensiero era: come lo dico ai miei? Come faccio a organizzare il loro arrivo a Londra?”, racconta. “Non vuoi mai ricevere una telefonata che ti dice che tuo figlio ha il cancro. Ma ho cercato di rassicurarli.”
Un intervento complesso e una lunga degenza
Il chirurgo maxillo-facciale Raf Niziol ha seguito Pawel per tutta la durata del trattamento. L’operazione, effettuata nell’aprile 2024 al Cromwell Hospital, ha previsto la rimozione del pavimento della bocca, una dissezione del collo e un trapianto di tessuto dall’avambraccio. È stata necessaria anche una tracheostomia per gestire il gonfiore post-operatorio.
“È tutto molto confuso, quel periodo in terapia intensiva,” spiega Pawel. “Ero sotto forti antidolorifici, eppure ci sono momenti che ricordo benissimo. La prima notte, ad esempio, avevo degli incubi tremendi. Ho acceso la radio sulla TV perché la musica mi aiuta sempre a ritrovare un po’ di calma.”
La lenta ripresa e il pensiero costante della ricaduta
Tre mesi dopo l’intervento, Pawel è tornato al lavoro. Ma l’ombra della malattia non lo ha mai davvero abbandonato.
“Questo tipo di tumore ha un alto tasso di ricaduta, soprattutto ai polmoni. Devo fare controlli ogni anno, quindi anche se non ci penso ogni giorno, resta sempre lì.”
Ha anche dovuto reimparare a usare la lingua. “Non riesco più a tirarla fuori e non è flessibile come prima.”
Un nuovo inizio: “Il 2025 è l’anno dei sogni”
Dopo un anno difficile, Pawel ha deciso di cambiare approccio alla vita.
“Ho proclamato il 2025 come l’anno in cui realizzo i miei sogni. Dopo quello che ho vissuto, voglio vivere al massimo. Avrei potuto morire a 30 anni se l’intervento fosse andato male.”
In pochi mesi ha viaggiato molto, visto Lady Gaga a Barcellona, mangiato in ristoranti fantastici. “È stato un anno pieno,” dice sorridendo.
Il suo messaggio? Mai ignorare il proprio istinto.
“Oggi dico a tutti: se sentite che qualcosa non va, fatevi controllare. Se non avessi insistito, chissà quando lo avremmo scoperto.”
Lo sapevi che…?
- Il cancro alla bocca può colpire lingua, gengive, labbra, palato e gola.
- I sintomi più comuni includono ulcere che non guariscono, dolore persistente, difficoltà a deglutire o un nodulo nella bocca o nel collo.
- È più frequente negli uomini sopra i 50 anni, ma i casi nei giovani adulti sono in aumento.
- Fumo e alcol sono tra i principali fattori di rischio.
- Anche il Papillomavirus (HPV) può essere una causa scatenante.
FAQ
Come si riconosce un cancro alla bocca?
Con sintomi come ulcere persistenti, noduli anomali, dolore o difficoltà a parlare o deglutire. È importante rivolgersi a un dentista o medico se questi sintomi durano più di tre settimane.
Il cancro alla bocca è curabile?
Sì, se diagnosticato precocemente. Per questo i controlli regolari sono fondamentali.
Serve il dentista per la diagnosi?
Assolutamente sì. I dentisti eseguono uno screening orale durante le visite di controllo, spesso riuscendo a cogliere i segnali prima di altri specialisti.
Come si può prevenire?
Evitare fumo e alcol, mantenere una buona igiene orale, vaccinarsi contro l’HPV e sottoporsi a visite regolari.
Quanto è diffuso in Italia?
In Italia si registrano ogni anno circa 4.000 nuovi casi di tumori del cavo orale, secondo i dati dell’AIRC (fonte).
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