Perché il cioccolato fondente può contenere un metallo tossico

Il cadmio nel cioccolato fa paura? Ecco cosa dice un medico esperto e come proteggere davvero la tua salute senza rinunciare al gusto.

Il cioccolato fondente può contenere una sostanza tossica? Sì, ed è il cadmio. Un metallo pesante presente anche in molti altri alimenti. Ma bisogna davvero preoccuparsi per due quadratini al giorno?

La risposta, secondo gli esperti, è no, se si segue un’alimentazione varia ed equilibrata. Tuttavia, alcuni gruppi di popolazione – come i fumatori e i bambini – devono prestare più attenzione. Ecco cosa c’è da sapere, cosa consiglia un medico specializzato e come proteggere davvero la propria salute.

Cos’è il cadmio e perché è pericoloso

Il cadmio è un metallo pesante tossico. In alte concentrazioni, può provocare danni renali, indebolimento delle ossa e aumentare il rischio di alcuni tumori.

Il dottor Mehdi Terki, chirurgo viscerale e digestivo, ha spiegato il problema in una video-intervista divulgativa pubblicata su Instagram, rivolta in particolare agli amanti del cioccolato nero, spesso citato tra le fonti di cadmio.

Secondo l’IARC (Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro), il cadmio è ufficialmente cancerogeno per l’uomo. La dose giornaliera tollerabile stabilita in Francia dall’ANSES (Agenzia per la sicurezza alimentare) è pari a 0,35 microgrammi per chilo di peso corporeo al giorno.

Ma dove si trova? Il cadmio è naturalmente presente nel suolo, ma l’industria e l’agricoltura – soprattutto con l’uso di fertilizzanti – ne hanno aumentato la concentrazione.

Il cadmio è ovunque: non solo nel cioccolato

Uno dei punti chiave sottolineati dal dottor Terki è che il cioccolato fondente non è la principale fonte di cadmio nella dieta. In realtà, il metallo si trova più spesso in:

  • Pane e cereali integrali
  • Verdure a foglia
  • Patate
  • Frattaglie
  • Crostacei e alcuni frutti di mare

Con una dieta media e variata, si assumono circa 1,5-2 microgrammi di cadmio al giorno, ben al di sotto della soglia di pericolo.

Perché se ne parla tanto nel 2025

Negli ultimi mesi, il tema ha guadagnato spazio nei media e nelle istituzioni. Il 2 giugno 2025, le URPS-Médecins libéraux (associazioni di medici in Francia) hanno lanciato un allarme parlando di “bomba sanitaria” in una lettera indirizzata al governo francese.

Secondo Pascal Meyvaert, coordinatore del gruppo “Salute e ambiente”, il rischio del cadmio è ampiamente sottovalutato. Il Ministro della Salute francese, Yannick Neuder, ha quindi annunciato il rimborso dei test di dosaggio del cadmio a partire dall’autunno, per la medicina di base.

Ma il cioccolato fondente va evitato? No, se consumato con moderazione

Il dottor Terki risponde con chiarezza: “Due quadratini al giorno? Nessun problema”.

Il cioccolato più ricco di cadmio è spesso quello con alta percentuale di cacao (oltre il 70%), proveniente da regioni come Perù ed Ecuador, dove il terreno è naturalmente più ricco di cadmio.

Tuttavia, una dieta equilibrata e la variazione delle fonti alimentari riducono notevolmente il rischio. Il medico rassicura: “In un consumo normale, il cioccolato nero incide poco. Molto più pericolosa è la sigaretta”.

Il fumo: la vera fonte tossica di cadmio

Il fumo è una delle principali fonti di esposizione al cadmio, molto più del cioccolato o degli alimenti.

Chi fuma inala direttamente questo metallo, che si accumula nei reni e nelle ossa, aumentando il rischio di malattie croniche e tumori.

Come spiega il dottor Terki, “Una sola sigaretta espone a più cadmio di quanto ne contenga una tavoletta di cioccolato”.

Come ridurre l’esposizione al cadmio: i consigli di un medico

Cosa fare secondo il dottor Terki

  • Limitare il fumo: è la fonte più pericolosa di cadmio.
  • Varietà nella dieta: alternare cereali, verdure e marchi di cioccolato.
  • Controllare le quantità: uno o due quadratini al giorno vanno bene.
  • Attenzione ai bambini: sono più sensibili al cadmio, quindi meglio evitare eccessi.
  • Evitare il consumo eccessivo di frattaglie e crostacei.

Alimenti meno contaminati (dati dell’Assurance Maladie)

  • Carne da allevamento (con attenzione al consumo di rossa).
  • Pesce come merluzzo, trota e nasello.
  • Frutta fresca
  • Latte
  • Miele
Foto di Alexander Stein da Pixabay

Il cioccolato non è il nemico, ma serve consapevolezza

In sintesi, il cadmio è un rischio reale, ma gestibile con buone abitudini. Il cioccolato, soprattutto quello fondente di qualità, non va demonizzato.

Occorre invece concentrarsi sulle vere fonti di esposizione: tabacco, alimenti specifici e scarsa varietà nella dieta.

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FAQ – Domande frequenti

Il cioccolato fondente fa male per il cadmio?
No, se consumato con moderazione. Il rischio è basso con una dieta equilibrata.

I bambini possono mangiarlo?
Meglio limitarne l’assunzione. I bambini sono più sensibili al cadmio.

Fumare espone al cadmio?
Sì, molto più che mangiare cioccolato. Il fumo è una delle principali fonti.

Il cioccolato europeo è più sicuro?
In genere sì. I controlli europei sono più severi rispetto ad altri paesi.

Esistono cioccolati a basso contenuto di cadmio?
Sì, soprattutto quelli con cacao non proveniente da America Latina.

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