Bere succo d’arancia fa abbassare la pressione alta?

Non contiene solamente la vitamina C ma il succo d’arancia è composto da un altro elemento in grado d’abbassare la pressione alta.

Succo d’arancia ed effetti sulla pressione alta

L’arancia è uno degli agrumi più gustosi e apprezzati da tutti, un valido rimedio contro l’inappetenza, l’ansia e lo stress per il suo effetto calmante e un ‘contenitore’ vitaminico.

Questi e tanti altri benefici con pochissime kcal pari a 34 per 100 grammi, quindi un agrume adeguato per le diete.

Ma c’è un componente chimico che sarebbe in grado di far abbassare la pressione alta: l’esperidina, un bioflavonoide presente soprattutto negli agrumi.

Ed è proprio il regolare consumo di succo d’arancia al 100% che apporterebbe all’organismo un’importante quantità di esperidina.

Dati emersi del FENS (Federazione delle Società Europee di Nutrizione) hanno dimostrato come l’esperidina può aiutare a mantenere la pressione sanguigna entro valori normali. Un toccasana contro la pressione alta e per la sua prevenzione.

Altri dati – raccolti da auditor indipendenti di SGF International presso oltre 350 aziende che trasformano la frutta in tutto il mondo – rivelano che un bicchiere di succo d’arancia è una ricca fonte di esperidina, avvalorando l’ipotesi – tramite studi clinici – che l’esperidina abbassa significativamente la pressione sanguigna.

A sostegno di queste evidenze, il Professor Ralf Schweiggert dell’Università di Geisenheim ha dichiarato infatti che: “Nel succo d’arancia il livello di esperidina è molto alto. Considerate le evidenze emergenti sulla salute vascolare e il fatto che l’ipertensione aumenta il rischio di malattie cardiache e ictus, questo nutriente potrebbe giovare a coloro che consumano regolarmente succo d’arancia”.

Secondo una ricerca del French National Institute for Agricultural Researh, pubblicata dalla rivista American Journal of Clinical Nutrition, l’esperidina sarebbe dunque in grado di abbassare la pressione sanguigna e di ridurre l’ipertensione e in generale il rischio cardiovascolare grazie al miglioramento dell’elasticità dei vasi sanguigni.

Quest’ultimo studio riportato è stato condotto reclutando un campione di uomini tra i 50 e i 65 anni.

Un test dalla durata di un mese, il campione diviso in 3 gruppi: il primo ha assunto mezzo litro di succo d’arancia al giorno; il secondo ha assunto una bevanda a cui è stata addizionata l’esperidina; il terzo ha assunto un placebo, in questo caso una bevanda in cui non vi erano tracce del flavonoide.

Quali sono stati i dati conclusivi?

Alla fine del mese, le persone che avevano assunto l’esperidina in diverse forme (succo d’arancia e integratore), avevano mostrato una pressione sanguigna significativamente ridotta rispetto a chi aveva bevuto la bevanda placebo e un miglioramento dell’elasticità dei vasi sanguigni.

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