Bambino muore anni dopo il morbillo: cos’è la rara SSPE

Bambino muore per una rara complicanza del morbillo: “Aveva contratto il virus prima di poter essere vaccinato”

Un bambino californiano è morto a causa di una complicanza neurologica rara e mortale del morbillo, contratta anni dopo aver superato l’infezione. La notizia arriva dalle autorità sanitarie della contea di Los Angeles, riportata dal The Sun.

Morbillo
Morbillo

Il piccolo, in età scolare, aveva contratto il morbillo da neonato, prima di raggiungere l’età minima per ricevere il vaccino trivalente MPR (morbillo, parotite e rosolia). Nonostante fosse guarito apparentemente senza conseguenze immediate, negli anni successivi ha sviluppato una condizione gravissima: panencefalite sclerosante subacuta (SSPE), conosciuta anche come malattia di Dawson.

Cos’è la panencefalite sclerosante subacuta (SSPE)?

La SSPE è una malattia progressiva, rara e letale che colpisce il cervello. Può manifestarsi anni dopo l’infezione da morbillo, soprattutto in soggetti non vaccinati. Secondo i dati disponibili, colpisce circa una persona ogni 10.000 che hanno avuto il morbillo senza essere protette dal vaccino.

I sintomi neurologici della SSPE includono:

  • Declino cognitivo progressivo
  • Scatti mioclonici (movimenti involontari)
  • Crisi epilettiche
  • Difficoltà motorie
  • Coma nei casi avanzati

Purtroppo, non esiste una cura per questa condizione, e la mortalità supera il 95%.

“Un tragico promemoria del pericolo del morbillo”

Il Dipartimento della Salute della Contea di Los Angeles ha annunciato la notizia del decesso, senza fornire ulteriori dettagli sull’identità del bambino, come età o sesso, per motivi di riservatezza.

In una nota ufficiale, il dottor Muntu Davis, responsabile sanitario della contea, ha dichiarato:

“Il caso di questo bambino è un doloroso promemoria di quanto possa essere pericoloso il morbillo, soprattutto per i membri più vulnerabili della nostra comunità.” — Dr. Muntu Davis, Los Angeles County Health Officer

Davis ha poi sottolineato l’importanza della protezione collettiva, aggiungendo:

“I neonati troppo piccoli per essere vaccinati dipendono da tutti noi per essere protetti attraverso l’immunità di comunità. Vaccinarsi non è solo un atto individuale: significa proteggere la propria famiglia, i vicini e soprattutto i bambini ancora troppo piccoli per ricevere il vaccino.” — Dr. Muntu Davis

Il vaccino MPR: la protezione più efficace contro il morbillo

Il vaccino MPR (morbillo, parotite, rosolia) resta lo strumento più efficace per prevenire il morbillo e le sue complicanze. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, due dosi assicurano una protezione superiore al 97%.

In Italia, il vaccino è obbligatorio per legge per i bambini dai 12 mesi in su e rientra tra le vaccinazioni gratuite del calendario nazionale.

Perché è fondamentale la vaccinazione?

Episodi come questo mostrano con chiarezza che il morbillo non è una semplice malattia dell’infanzia, ma può lasciare strascichi drammatici anche a distanza di anni, soprattutto nei più piccoli e nei soggetti non vaccinati.

Vaccinarsi significa:

  • Proteggersi dalle forme acute di morbillo
  • Evitare complicanze gravi, come encefaliti o polmoniti
  • Difendere i più vulnerabili, come neonati e persone immunodepresse
  • Contribuire all’eradicazione del virus, interrompendo la catena di trasmissione

Il morbillo nel mondo e in Italia

Nel 2025, il morbillo continua a rappresentare un rischio sanitario in molte aree del mondo, compresi Paesi sviluppati dove si sono verificate diminuzioni della copertura vaccinale. In Italia, secondo l’Istituto Superiore di Sanità, nel primo semestre del 2025 sono stati segnalati oltre 200 casi di morbillo, spesso legati a focolai in ambienti scolastici.

Morbillo
Morbillo

La disinformazione vaccinale: un rischio per tutti

Uno dei fattori che alimentano il ritorno di malattie prevenibili è la disinformazione. Miti come “il vaccino MPR causa l’autismo” sono stati ampiamente smentiti da decenni di studi scientifici. Le principali società pediatriche e sanitarie mondiali ribadiscono la sicurezza e l’efficacia dei vaccini.

L’importanza dell’immunità di gregge

L’immunità di comunità, o di gregge, si ottiene quando una sufficiente percentuale di popolazione è vaccinata, impedendo al virus di circolare. Questo meccanismo è essenziale per proteggere chi non può vaccinarsi, come i neonati o chi ha malattie immunitarie.

Cosa possono fare i genitori?

  • Seguire il calendario vaccinale nazionale
  • Consultare il pediatra di fiducia
  • Diffidare delle fonti non ufficiali in materia di salute
  • Promuovere la cultura vaccinale nel proprio ambiente

Una tragedia evitabile

Questa morte, tragica e dolorosa, poteva essere evitata. Nonostante l’apparente scomparsa del morbillo in passato, il virus è ancora presente e può colpire duramente, specialmente chi non può ancora proteggersi.

In un mondo sempre più interconnesso, la responsabilità di ciascuno è fondamentale per proteggere tutti.

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FAQ – Domande frequenti

Cos’è la panencefalite sclerosante subacuta (SSPE)?
È una complicanza neurologica rara del morbillo, che si manifesta anni dopo l’infezione. È progressiva e quasi sempre mortale.

È possibile curare la SSPE?
Attualmente non esiste una cura efficace. Alcuni trattamenti possono rallentare la progressione, ma la prognosi resta grave.

Il vaccino MPR è sicuro?
Sì. È uno dei vaccini più studiati al mondo, con un profilo di sicurezza eccellente. Non esiste alcun legame tra MPR e autismo.

Quando va somministrato il vaccino MPR in Italia?
La prima dose è prevista a 13-15 mesi, la seconda tra i 5 e i 6 anni.

Cosa fare se mio figlio ha avuto il morbillo?
È importante consultare un medico per monitorare eventuali sintomi neurologici nel tempo, anche anni dopo l’infezione.

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