Bambini e tumore al cervello: arriva una terapia che cambia tutto
Un nuovo trattamento per i bambini con tumore al cervello riduce gli effetti collaterali della chemioterapia e migliora la sopravvivenza.
In Italia, come nel resto del mondo, i tumori cerebrali nei bambini restano una delle sfide più difficili per la medicina. Ma una buona notizia arriva dal Regno Unito: il National Institute for Health and Care Excellence (NICE) ha approvato per il Servizio Sanitario britannico una nuova combinazione di farmaci – dabrafenib e trametinib – per il trattamento di alcuni tipi di tumori cerebrali pediatrici, con risultati promettenti.

Gli studi clinici hanno evidenziato una riduzione degli effetti collaterali tipici della chemioterapia e un prolungamento del tempo di sopravvivenza senza progressione della malattia. Un passo avanti importante, soprattutto per i gliomi, i tumori cerebrali più comuni tra bambini e adolescenti.
Indice dell'articolo
Un dato che preoccupa
Meno del 30% dei bambini colpiti da questo tumore sopravvive oltre i cinque anni dalla diagnosi. Un numero che rende evidente l’urgenza di nuove terapie efficaci e meno invasive. Ma cos’è esattamente un glioma e quali segnali dovrebbero mettere in allerta i genitori?
Cos’è il tumore al cervello, in particolare il glioma
Secondo Ana Carolina Goncalves, farmacista clinica, il tumore al cervello si sviluppa quando cellule anomale del tessuto cerebrale crescono e si moltiplicano in modo incontrollato, formando una massa chiamata tumore.
“Un tumore è essenzialmente un ammasso di cellule che crescono più del dovuto o che non muoiono quando dovrebbero. Può essere benigno o maligno.” — Ana Carolina Goncalves, farmacista clinica
- Tumori benigni: crescono più lentamente, non si diffondono e, una volta rimossi, raramente si ripresentano.
- Tumori maligni: crescono rapidamente, invadono i tessuti vicini e possono diffondersi in altre parti del corpo.
I gliomi rappresentano circa il 33% di tutti i tumori cerebrali. Originano dalle cellule gliali, che hanno il compito di sostenere e proteggere i neuroni. Esistono diversi tipi di cellule gliali coinvolte: astrociti, oligodendrociti ed ependimociti.
La classificazione di un glioma si basa sul tipo di cellula coinvolta, sul grado di crescita e sul livello di aggressività.
Perché i gliomi sono così comuni nei bambini
Come spiega Dr. Peter Abel, docente di scienze farmaceutiche e biomediche all’Università del Central Lancashire, non esiste ancora una risposta definitiva sulle cause dei gliomi.
Tuttavia, alcuni fattori di rischio sono noti:
- Ereditarietà: condizioni genetiche come la neurofibromatosi aumentano la probabilità di sviluppare tumori cerebrali.
- Sviluppo cerebrale: durante l’infanzia e l’adolescenza il cervello cresce rapidamente e le cellule gliali si moltiplicano in maniera più intensa.
- Struttura genetica: i gliomi pediatrici hanno caratteristiche genetiche diverse rispetto a quelli degli adulti, il che potrebbe influire sul loro comportamento e risposta alle cure.
La ricerca è ancora in corso, ma è chiaro che lo sviluppo di questi tumori nei più giovani è influenzato da una combinazione di fattori genetici e ambientali.
Sintomi da non ignorare
I segnali di un glioma possono essere vari e dipendono dalla zona del cervello colpita. Secondo Abel, i genitori dovrebbero prestare attenzione a:
- Mal di testa ricorrenti o persistenti
- Crisi epilettiche
- Disturbi visivi
- Difficoltà di linguaggio o eloquio rallentato
- Cambiamenti improvvisi nel comportamento
In presenza di uno o più sintomi, è fondamentale consultare subito il medico di famiglia, che potrà prescrivere esami specifici come risonanza magnetica o TAC.
Le opzioni di trattamento oggi disponibili
I gliomi si dividono in gradi di gravità, e le terapie cambiano di conseguenza:
- Basso grado: in alcuni casi, la chirurgia può essere sufficiente.
- Alto grado: possono essere necessari interventi multipli e terapie combinate come chemioterapia, radioterapia o protonterapia.
La posizione del tumore è un fattore decisivo. Se si trova in aree delicate del cervello, l’asportazione chirurgica può essere rischiosa e i medici preferiscono trattamenti farmacologici e radioterapici.
Negli ultimi anni, le terapie sono diventate più mirate e personalizzate, con tassi di sopravvivenza in aumento. La combinazione dabrafenib + trametinib rappresenta un esempio concreto di come la medicina di precisione possa cambiare la prognosi di questi piccoli pazienti.
Un futuro con più speranza
Nonostante i numeri restino preoccupanti, le prospettive stanno migliorando grazie alla ricerca e all’innovazione. L’obiettivo è rendere i tumori cerebrali pediatrici sempre più curabili, riducendo al minimo gli effetti collaterali e migliorando la qualità di vita.
FAQ – Domande frequenti
1. I gliomi sono sempre maligni?
No, alcuni possono essere benigni, ma anche in questi casi è necessario un monitoraggio costante.
2. La genetica è l’unica causa dei gliomi nei bambini?
No, la genetica è un fattore, ma entrano in gioco anche lo sviluppo cerebrale e altri elementi ancora poco compresi.
3. Esistono test di prevenzione per i bambini a rischio?
Solo in casi di familiarità per sindromi genetiche particolari il medico può proporre controlli periodici.
4. Il nuovo trattamento è disponibile anche in Italia?
Al momento la combinazione dabrafenib + trametinib è approvata in Europa per alcune mutazioni specifiche, ma la disponibilità dipende dalle decisioni dell’AIFA.
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