Meno rischio di artrite reumatoide per le donne che prendono la pillola contraccettiva

Le donne che assumono la pillola contraccettiva per sette o più anni hanno un rischio minore di sviluppare l’artrite reumatoide, stando a una nuova ricerca.

L’artrite reumatoide è una malattia autoimmune in cui il sistema immunitario comincia ad attaccare i tessuti del corpo, causando l’infiammazione.

I sintomi comuni includono dolori, gonfiori, rigidità e affaticamento.

L’artrite reumatoide colpisce persone di tutte le età, ma è due o tre volte più comune nelle donne che negli uomini. Ciò, si ritiene, sia dovuto a fattori ormonali e riproduttivi.

Ebbene i ricercatori hanno esaminato il legame tra lo sviluppo della malattia e l’uso della pillola contraccettiva, nonché l’allattamento al seno.

Sono stati utilizzati i dati ricavati da un‘indagine epidemiologica svedese sull’artrite reumatoide, che ha coinvolte donne di età dai 18 in su, che hanno vissuto in una zona definita della Svezia tra il 1996 e il 2014.

Durante questo periodo, a 2.809 donne è stata diagnosticata l’artrite reumatoide. Nel frattempo, 5.312 donne, selezionate casualmente dalla popolazione generale, hanno agito come gruppo di confronto.

Lo studio, pubblicato online negli Annali delle Malattie Reumatiche, ha rivelato che le donne che hanno preso un contraccettivo orale in qualsiasi momento hanno avuto un rischio minore di sviluppare l’artrite reumatoide rispetto alle altre.

Il rischio è stato inferiore del 15% negli utenti attuali della pillola e il 13% in meno negli utenti passati.

Inoltre, all’uso della pillola per più di 7 anni – la durata media di utilizzo tra i partecipanti allo studio – è stato associato un rischio del 19% di sviluppo dell’artrite reumatoide.

Anche se è stato riscontrato un rischio più basso tra le donne che avevano allattato almeno un bambino, secondo i ricercatori questo non è un dato significativo.

I ricercatori hanno anche rimarcato che non si possono trarre conclusioni solide sulla causa e l’effetto, dal momento che non sono stati in grado di raccogliere informazioni circa la dose o il tipo di contraccettivo orale utilizzato dalle donne.

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