Ansia e vertigini: segnale nascosto di un tumore cerebrale benigno?
Ansia, vertigini e capogiri: potrebbero indicare un tumore benigno al cervello.
Un recente studio americano rivela un legame preoccupante tra ansia, vertigini e tumori benigni cerebrali, in particolare lo schwannoma vestibolare

Ti capita spesso di avere vertigini, come se tutto girasse attorno a te, e soffri anche di ansia? Potrebbe non trattarsi solo di stress o stanchezza. Secondo una nuova ricerca pubblicata su JAMA Otolaryngology – Head & Neck Surgery, questi sintomi potrebbero essere collegati a un tumore benigno al cervello, chiamato schwannoma vestibolare.
Non si tratta di allarmismo, ma di una nuova consapevolezza clinica che potrebbe aiutare migliaia di pazienti a ottenere una diagnosi precoce e ricevere trattamenti più mirati.
Indice dell'articolo
- 1 Cos’è lo schwannoma vestibolare
- 2 Ansia e vertigini: un legame più forte di quanto pensassimo
- 3 Perché l’ansia peggiora i sintomi del tumore
- 4 Sintomi dello schwannoma vestibolare da non ignorare
- 5 Quando preoccuparsi? Il ruolo della diagnosi precoce
- 6 Chi è più a rischio?
- 7 Vertigini e tumori benigni: il messaggio chiave
Cos’è lo schwannoma vestibolare
Lo schwannoma vestibolare, conosciuto anche come neurinoma dell’acustico, è un tumore benigno che si sviluppa lentamente nel nervo responsabile dell’udito e dell’equilibrio.
Anche se non è un tumore maligno e non si diffonde ad altri organi, può comunque essere pericoloso, perché cresce all’interno di tessuti cerebrali molto delicati. Col tempo, può causare sintomi debilitanti come:
- Perdita dell’udito
- Acufene (fischi o ronzii nelle orecchie)
- Vertigini e capogiri
- Disturbi dell’equilibrio
In casi avanzati può perfino causare un accumulo pericoloso di liquidi nel cervello.
Ansia e vertigini: un legame più forte di quanto pensassimo
Gli autori dello studio, ricercatori della Washington University, hanno esaminato 109 pazienti adulti a cui era stato diagnosticato uno schwannoma vestibolare unilaterale tra il 2004 e il 2025. Nessuno di questi pazienti era stato ancora trattato, permettendo di osservare i sintomi senza l’influenza di cure o operazioni.
Attraverso questionari specifici, è stato chiesto loro di valutare:
- La gravità dei sintomi legati ai capogiri e alle vertigini (con la scala Dizziness Handicap Inventory)
- Il livello di ansia (con il test GAD-7, utilizzato per i disturbi d’ansia generalizzati)
Il risultato? I pazienti con storia di ansia hanno riportato valori di vertigine più alti di circa 14 punti rispetto a quelli senza precedenti di ansia. Ogni punto in più nella scala dell’ansia corrispondeva a un aumento di 2,6 punti nella scala della disabilità da vertigine.
Perché l’ansia peggiora i sintomi del tumore
Il dottor Tyler Wilson, otorinolaringoiatra e autore principale dello studio, ha dichiarato:
“La sofferenza psicologica ha un impatto reale sulle vertigini nei pazienti con disturbi dell’equilibrio. Nessuno studio aveva mai approfondito questo legame specificamente nei casi di schwannoma vestibolare.” — Tyler Wilson, Washington University
Secondo i ricercatori, l’ansia agisce come amplificatore dei sintomi legati all’equilibrio e alla percezione spaziale, rendendo le vertigini più frequenti e debilitanti.
Sintomi dello schwannoma vestibolare da non ignorare
Lo studio ha messo in evidenza che i capogiri sono spesso trascurati dai medici di base, ma andrebbero considerati un segnale importante, soprattutto se si accompagnano a uno o più di questi sintomi:
- Mal di testa persistenti
- Visione offuscata o doppia
- Debolezza o formicolio da un solo lato del viso
- Difficoltà a coordinare i movimenti
- Cambiamenti nella voce o problemi di deglutizione
Inoltre, è emerso un dato curioso: i pazienti che avevano già perdite uditive tendevano a percepire le vertigini come meno invalidanti rispetto a quelli con udito normale.
Quando preoccuparsi? Il ruolo della diagnosi precoce
Spesso, questo tipo di tumore viene scoperto tramite risonanza magnetica (MRI), soprattutto nei pazienti che lamentano disturbi all’orecchio o vertigini croniche.
Il primo approccio, di solito, è il monitoraggio: se il tumore non cresce, non si interviene chirurgicamente. In caso contrario, si procede con l’asportazione chirurgica, seguita da radioterapia stereotassica per evitare recidive.
Chi è più a rischio?
- Adulti tra i 30 e i 60 anni
- Pazienti senza cause evidenti (nella maggior parte dei casi)
- Circa il 5% dei casi è legato alla neurofibromatosi di tipo 2 (NF2), una condizione genetica rara
Ogni anno, oltre 12.000 persone nel Regno Unito ricevono una diagnosi di tumore cerebrale. Circa la metà di questi sono tumori maligni, ma anche quelli benigni, come lo schwannoma vestibolare, possono compromettere seriamente la qualità della vita.
Vertigini e tumori benigni: il messaggio chiave
Il messaggio che emerge da questo studio è chiaro: non sottovalutare l’ansia e le vertigini persistenti, soprattutto se si manifestano insieme. Parlarne con un medico, richiedere esami adeguati e valutare ogni sintomo nel contesto clinico può fare la differenza.
FAQ – Domande frequenti
Le vertigini sono sempre un segno di tumore al cervello?
No, nella maggior parte dei casi le vertigini sono causate da disturbi meno gravi come labirintite o pressione bassa. Tuttavia, se persistono e sono associate ad altri sintomi, è bene fare controlli approfonditi.
Ogni quanto fare una risonanza magnetica se ho uno schwannoma?
Dipende dal singolo caso. In genere, se il tumore è stabile, si consiglia un controllo ogni 6-12 mesi.
La neurofibromatosi è ereditaria?
Sì, la neurofibromatosi di tipo 2 (NF2) è una condizione genetica che può essere trasmessa da un genitore.
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