Adolescenti, un miliardo a rischio salute entro il 2030: ecco perché
Senza azioni concrete, il rischio è che una generazione intera venga lasciata indietro, con conseguenze drammatiche per il futuro globale.
Essere adolescenti oggi significa crescere in un mondo pieno di aspettative, confronti continui e incertezze. Ovunque si viva, tra social network, crisi globali e pressioni familiari, è facile sentirsi soli, inadeguati o smarriti. È un’età fragile e potente allo stesso tempo, in cui si cerca di capire chi si è davvero mentre tutto intorno cambia troppo in fretta.
L’analisi condotta dalla Lancet Commission on adolescent health and wellbeing, pubblicata su The Lancet, conferma che, senza interventi immediati, nel 2030 circa un miliardo di adolescenti – praticamente uno su due a livello globale – vivrà in contesti ad alto rischio per la salute, esposto a una serie di minacce che compromettono il benessere fisico e mentale.

Quali sono i dati più allarmanti
– Obesità e sovrappeso: si stima che 464 milioni di giovani (aumento di 143 milioni rispetto al 2015) saranno sovrappeso o obesi. In particolare, un terzo degli adolescenti in Paesi ad alto reddito, America Latina e Medio Oriente potrebbe superare il peso raccomandato.
– Anemia: quasi un terzo delle ragazze adolescenti a livello globale soffrirà di anemia, una condizione legata a carenze nutrizionali che può compromettere crescita, sviluppo e salute generale.
– Disturbi mentali e suicidi: si prevede che 42 milioni di anni di vita sana saranno persi a causa di disturbi mentali o suicidi tra gli adolescenti, con un aumento di 2 milioni rispetto al 2015. La salute mentale rappresenta la principale causa di carico di malattia tra i giovani in tutti i Paesi.
– Consumo di alcol: nonostante la diminuzione generale dell’uso di alcol tra gli adolescenti a livello globale, il problema rimane rilevante in alcune aree. Tuttavia, la cifra di quasi 200 milioni di giovani con problemi di alcol non è direttamente riportata nelle fonti principali della Commissione Lancet, che sottolinea piuttosto la riduzione di fumo e alcol tra i giovani, anche se con diseguaglianze regionali. È possibile che la cifra si riferisca a stime più ampie o a proiezioni specifiche di altre fonti, ma la Lancet Commission evidenzia soprattutto il peggioramento dei problemi legati a obesità, anemia e salute mentale.
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Altri aspetti rilevanti
Problemi nutrizionali: malnutrizione, carenze di micronutrienti e diete squilibrate contribuiscono ad aggravare il quadro sanitario degli adolescenti, soprattutto nei Paesi a basso e medio reddito.
Disuguaglianze globali: gli adolescenti nei Paesi più poveri subiscono un carico di malattia sproporzionato rispetto alle risorse disponibili per affrontarlo.
Cambiamenti climatici e digitalizzazione: le nuove generazioni sono le prime a crescere in un mondo caratterizzato da crisi climatica e pervasività delle tecnologie digitali, fattori che incidono negativamente su stili di vita, attività fisica e salute mentale.
Come bisogna intervenire
La Commissione sottolinea la necessità di interventi urgenti, tra cui politiche per la tassazione degli zuccheri, l’ampliamento dell’accesso allo sport e ai servizi di salute mentale, e un maggiore coinvolgimento dei giovani nella definizione delle politiche che li riguardano. Senza azioni concrete, il rischio è che una generazione intera venga lasciata indietro, con conseguenze drammatiche per il futuro globale.