Sangue nello sperma, cause e rimedi

Avete mai notato tracce di sangue nello sperma e vi siete chiesti da cosa dipendesse? Vi risponderemo in questo articolo.

Sangue nello sperma: perché?

Le tracce di sangue nello sperma si manifestano a seguito della rottura di vasi sanguigni nel percorso effettuato dallo sperma prima dell’eiaculazione. Questo fenomeno, chiamato emospermia in ambito clinico, è in realtà abbastanza raro e può essere legato a diverse cause.

Solitamente, l’emospermia è più comune:

• tra i 30 e i 40 anni, in cui la presenza di sangue nello sperma è benigna
• oltre i 50 anni, nel caso in cui sia presente una ghiandola prostatica ingrossata ma non cancerosa.

Nel prossimo paragrafo vi parleremo in maniera più dettagliata delle cause.

Cause e sintomi

Prima dei 40 anni di età, le tracce di sangue nello sperma sono dovute nella maggior parte dei casi ad un’infiammazione o un’infezione in corso. Possono essere causate, quindi, da un’infezione delle vie urinarie oppure da malattie sessualmente trasmissibili, come l’herpes genitale, la clamidia e la gonorrea.

Dai 40 anni in su è bene indagare l’emospermia con attenzione, poiché potrebbe essere causata da un tumore alla prostata.

Altre condizioni che possono provocare la presenza di sangue nello sperma sono:

• tubercolosi
• emofilia e problematiche legate alla coagulazione del sangue
• trombocitopenia
• traumi ai testicoli
• prostatiti
• ipertensione severa
• Infezioni parassitarie
• cisti benigne alla vescica, alla prostata o all’uretra
• astinenza sessuale
• rapporti sessuali o masturbazione frequenti
• essersi sottoposti a brachiterapia
• assunzione di farmaci anticoagulanti

Per quanto riguarda i sintomi invece, nel caso in cui l’emospermia sia causata da un’infezione può associarsi a: dolore ai genitali, febbre, problemi durante la minzione, incremento della frequenza della minzione.

Cura e rimedi

La maggior parte delle volte, la presenza di tracce nello sperma tende a scomparire da sola.

È opportuno richiedere un parere medico se si hanno 40 anni, per escludere la presenza di tumori, o quando l’emospermia persiste per più di 3-4 settimane.

Se il disturbo è causato da un’infezione, il medico potrebbe consigliare l’assunzione di alcuni farmaci.

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