Covid-19, perché le mascherine da sole non bastano? Lo studio

Indossare una mascherina protettiva va bene ma se questo gesto non è accompagnato dal distanziamento fisico, resta insufficiente per proteggersi dal Covid-19.

È quanto rivela un nuovo studio condotto da ricercatori americani che hanno testato l’efficacia di diversi tipi di mascherine.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda di indossare una mascherina ma anche di mantenere una certa distanza fisica nei luoghi pubblici.  Qualcosa di più facile a dirsi che a farsi in determinate circostanze, come trasporti pubblici, scuole o negozi.

Pubblicato sulla rivista scientifica Physics of Fluids, lo studio ha permesso di analizzare l’efficacia di cinque tipi di mascherine perfettamente adattate a chi li indossa, tra cui l’N95, la mascherina chirurgica, o anche diversi tipi di mascherine in tessuto, grazie alla velocimetria dell’immagine delle particelle.

I ricercatori hanno osservato una fuoriuscita delle goccioline durante un colpo di tosse o starnuti con tutte le mascherine protettive, ad eccezione dell’N95, e questo nelle due configurazioni che ci riguardano quotidianamente, ovvero quando una persona suscettibile indossa una mascherina per proteggersi e quando una persona che trasporta il virus indossa una mascherina per limitarne la diffusione.

Osservando il numero di particelle virali espulse, i ricercatori hanno scoperto che le mascherina non proteggono le persone sensibili dal virus durante le interazioni umane faccia a faccia o frontali.

Più in dettaglio, se ciascuna delle mascherine testate consente di ridurre il numero di goccioline, non sono sufficienti per filtrarle tutte ed eliminare così il rischio di trasmissione della malattia e questo a distanze inferiori a 1,828 metri.

I ricercatori affermano che senza una tale distanza, le percentuali di goccioline non filtrate potrebbero essere sufficienti a far ammalare qualcuno, soprattutto se qualcuno con il virus starnutisce o tossisce ripetutamente.

«Una maschera sicuramente aiuta, ma se le persone sono molto vicine tra loro c’è ancora il rischio di diffondere o contrarre il virus. Non sono solo le maschere a fornire questa protezione. Sono sia le maschere che le distanze», ha concluso Krishna Kota, professore presso la New Mexico State University e coautore dello studio.

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