Sintomi della demenza che peggiorano in autunno: il sundowning, sai cos’è?
Un segnale poco conosciuto della demenza può diventare più evidente in questo periodo dell’anno. Con l’arrivo di settembre, molte persone notano che un proprio caro appare più “confuso” o “agitato”.
I cambiamenti di luce e temperatura che accompagnano l’autunno potrebbero influenzare negativamente il benessere di chi vive con la demenza. Un fenomeno chiamato “sundowning” — o sindrome del tramonto — sembra peggiorare proprio nei mesi autunnali e invernali.

Indice dell'articolo
- 1 Cosa succede con il sundowning
- 2 Perché peggiora in autunno e in inverno
- 3 Fattori stagionali che possono influire
- 4 Sundowning: cosa osservare nei propri cari
- 5 Confusione crescente verso sera
- 6 Ansia e irrequietezza serale
- 7 Comportamenti agitati e impulsivi
- 8 Cosa possono fare le famiglie
- 9 Un sintomo da non sottovalutare
- 10 Attenzione anche alla depressione stagionale
- 11 Una luce può fare la differenza
- 12 FAQ – Domande frequenti
- 13 Iscriviti ai nostri canali WhatsApp e Telegram!
Cosa succede con il sundowning
Secondo l’Alzheimer’s Society, il sundowning può verificarsi in qualsiasi stadio della demenza, ma è più comune nelle fasi intermedie e avanzate. L’organizzazione spiega:
“A volte si possono osservare cambiamenti nel comportamento della persona durante il tardo pomeriggio o verso sera. In questi momenti, può diventare particolarmente agitata, turbata, oppure avere allucinazioni e deliri. Questi sintomi possono continuare anche di notte, rendendo difficile il riposo.” — Alzheimer’s Society, Regno Unito
Perché peggiora in autunno e in inverno
Gli esperti di Bupa UK avvertono che il sundowning tende a peggiorare durante l’autunno e l’inverno, quando le ore di luce diminuiscono. Questo influisce in modo importante sull’orientamento temporale e sulla serenità di chi ha una forma di demenza.
“La mancanza di luce naturale in queste stagioni può aumentare confusione e ansia, rendendo i sintomi del sundowning più intensi rispetto ad altri periodi dell’anno.”
Anche la rivista Psychology Today ha sottolineato il ruolo delle stagioni nel peggioramento dei sintomi:
“Sebbene le cause del sundowning non siano ancora del tutto comprese, i cambiamenti stagionali possono incidere notevolmente. Le giornate più corte e le minori ore di luce in autunno e inverno possono aggravare i sintomi”.
Fattori stagionali che possono influire
Secondo le fonti cliniche, i principali fattori stagionali che possono favorire o peggiorare il sundowning sono:
- Riduzione della luce naturale durante il giorno
- Variazioni di temperatura che destabilizzano la routine quotidiana
- Modifiche nella routine giornaliera (ad esempio, uscire meno spesso)
- Peggioramento della depressione stagionale, anche nei caregiver
Sundowning: cosa osservare nei propri cari
L’organizzazione Dementia UK avverte che il sundowning può rendere la persona più confusa, ansiosa e agitata del solito. Vediamo nel dettaglio cosa significa.
Confusione crescente verso sera
Durante il sundowning, una persona con demenza può:
- Sentirsi convinta di essere nel posto sbagliato, anche se si trova a casa propria
- Ripetere frasi come “Devo tornare a casa” anche se già vi si trova
- Dire di dover andare a prendere i figli a scuola, anche se sono adulti
- Insistere sul fatto di dover andare al lavoro, anche se è in pensione
- Confondere le persone che ha intorno o non riconoscere i familiari
- Ripetere più volte le stesse domande, ad esempio: “Quando torniamo a casa?”
Ansia e irrequietezza serale
La forte confusione tipica del sundowning può generare un’ansia intensa:
“La persona può sentirsi molto agitata e irrequieta, con la sensazione di non sapere dove si trova o cosa stia succedendo intorno a lei”. — Dementia UK
Comportamenti agitati e impulsivi
In fase di sundowning, si possono osservare:
- Irritabilità o nervosismo improvviso
- Movimenti ripetitivi come toccarsi i vestiti o la pelle
- Gridare, discutere o rifiutare l’aiuto del caregiver
- Camminare senza meta o non voler stare seduti
Cosa possono fare le famiglie
Per i familiari che assistono una persona con demenza, riconoscere il sundowning è fondamentale. Alcuni consigli pratici includono:
- Mantenere una routine serena e costante
- Esporre la persona a luce naturale durante il giorno, anche vicino alle finestre
- Evitare stimoli forti nel pomeriggio (TV accesa, rumori forti)
- Usare luci soffuse nelle ore serali per evitare bruschi contrasti
- Parlare con il medico curante per valutare soluzioni personalizzate
Un sintomo da non sottovalutare
Il sundowning non è solo un cambiamento d’umore: è un segnale neurologico che indica difficoltà nell’orientamento spazio-temporale, tipico della demenza. Riconoscerlo aiuta a proteggere la qualità della vita sia della persona malata che del caregiver.
Attenzione anche alla depressione stagionale
Il ritorno dell’autunno porta con sé anche un altro elemento da monitorare: la depressione stagionale (SAD – Seasonal Affective Disorder). In chi ha la demenza, può accentuare il sundowning, aumentando il senso di solitudine e la difficoltà nel sonno.
Una luce può fare la differenza
Un modo semplice ma efficace per aiutare i propri cari? Una lampada a luce naturale. Si tratta di dispositivi studiati per imitare la luce solare e migliorare l’umore nelle stagioni più buie.
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FAQ – Domande frequenti
Cos’è il sundowning?
È un insieme di sintomi comportamentali che peggiorano nel tardo pomeriggio o alla sera nelle persone con demenza.
Il sundowning colpisce tutti i malati di demenza?
No, ma è molto comune nelle fasi intermedie e avanzate della malattia.
Come posso aiutare un familiare che mostra questi sintomi?
Mantenere una routine costante, evitare stimoli serali e garantire una buona esposizione alla luce naturale può aiutare molto.
Il sundowning passa con i farmaci?
In alcuni casi possono essere usati farmaci, ma la gestione ambientale e comportamentale è spesso la strategia più efficace.
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Fonte: Mirror.