Mani e piedi sempre freddi? Potrebbe essere questo disturbo

In inverno è normale avere le estremità fredde. Ma se le dita diventano bianche o blu, potresti soffrire della sindrome di Raynaud.

Mani fredde, piedi gelati, pelle che pizzica: per molti sono solo segnali tipici della stagione invernale. Ma quando questi sintomi diventano ricorrenti o si accentuano anche con freddi moderati, potrebbero indicare qualcosa di più serio: la sindrome di Raynaud.

Mani fredde
Mani fredde

Si tratta di una condizione in cui il flusso sanguigno verso le estremità del corpo – in particolare dita delle mani e dei piedi – si riduce temporaneamente, provocando cambiamenti di colore, intorpidimento e sensazioni dolorose. Nella maggior parte dei casi non è pericolosa, ma in alcune situazioni può essere legata a patologie autoimmuni più gravi come artrite reumatoide o lupus.

Chi ne soffre può aver bisogno di farmaci quotidiani, oppure di trattamenti da usare solo nei periodi freddi per evitare l’insorgenza dei sintomi.

Cos’è la sindrome di Raynaud

A differenza della semplice sensazione di freddo, la sindrome di Raynaud amplifica la risposta del corpo alle basse temperature o allo stress. I vasi sanguigni delle estremità si restringono più del necessario (vasospasmo), riducendo temporaneamente la circolazione e causando sintomi evidenti.

Il segnale più riconoscibile è il cambiamento di colore delle dita: prima bianche, poi bluastre. In seguito, durante la fase di ripresa della circolazione, possono diventare rosse e gonfie.

Questa alterazione può essere accompagnata da:

  • Formicolio
  • Dolore o bruciore
  • Intorpidimento temporaneo

Differenze tra freddo normale e Raynaud

Tutti possono provare freddo alle mani durante l’inverno. Ma con Raynaud:

  • I sintomi si manifestano anche con temperature moderate
  • Durano più a lungo (da qualche minuto fino a ore)
  • Si ripresentano frequentemente
  • Coinvolgono non solo mani e piedi, ma in alcuni casi anche naso, orecchie, labbra e capezzoli

Quando preoccuparsi

Se i sintomi sono lievi e si presentano solo in inverno, nella maggior parte dei casi non serve una cura specifica. Ma è importante consultare il medico se si verificano una o più di queste situazioni:

  • Sintomi molto intensi o in peggioramento
  • Raynaud che interferisce con la vita quotidiana
  • Sintomi che compaiono solo da un lato del corpo
  • Presenza di dolori articolari, eruzioni cutanee o debolezza muscolare
  • Insorgenza dei sintomi dopo i 30 anni
  • Bambini sotto i 12 anni con manifestazioni sospette

In questi casi, il medico potrà approfondire la diagnosi per escludere condizioni più serie.

Mani fredde
Mani fredde

Come prevenire i sintomi

Le persone con sindrome di Raynaud devono adottare alcune buone abitudini quotidiane per limitare gli episodi. Ecco i consigli più efficaci:

  • Non fumare: la nicotina restringe i vasi sanguigni e peggiora la circolazione.
  • Limitare la caffeina: anche questa sostanza può scatenare il vasospasmo.
  • Vestirsi bene: mani, piedi e testa devono sempre essere coperti, anche in casa.
  • Riscaldare gli ambienti: mantenere una temperatura costante è fondamentale.
  • Fare attività fisica regolare: aiuta a migliorare la circolazione.
  • Ridurre lo stress: può essere un fattore scatenante, esattamente come il freddo.

Quali farmaci causano la sindrome di Raynaud?

Numerosi farmaci possono causare o peggiorare la sindrome di Raynaud, una condizione caratterizzata da episodi di vasospasmo delle arterie periferiche, soprattutto delle dita di mani e piedi. Tra i principali colpevoli si trovano i beta-bloccanti, spesso utilizzati per trattare ipertensione e disturbi cardiaci, che favoriscono la vasocostrizione. Anche alcuni farmaci per l’emicrania, quali quelli contenenti ergotamina o triptani, possono indurre il fenomeno di Raynaud.

Altri principi attivi coinvolti sono la clonidina, la pillola anticoncezionale e diversi agenti simpaticomimetici. Alcuni farmaci chemioterapici, come la bleomicina, il cisplatino e la vinblastina, sono stati pure associati alla comparsa della sindrome.

Sono stati inoltre segnalati effetti simili legati a bromocriptina, ciclosporina, sulfasalazina, estrogeni e alla cocaina. Infine, farmaci per il trattamento del disturbo da deficit di attenzione e iperattività, come il metilfenidato, possono scatenare Raynaud in soggetti predisposti. È importante che i pazienti in trattamento con questi farmaci informino il medico se compaiono sintomi suggestivi della sindrome per valutare eventuali alternative terapeutiche.

Cosa succede se non si cura la sindrome di Raynaud?

Non curare la sindrome di Raynaud: dal disagio al rischio di cancrena

Ignorare la sindrome di Raynaud, in particolare quando si manifesta come forma secondaria collegata a patologie autoimmuni, espone a conseguenze che vanno ben oltre il fastidio di mani e piedi freddi. L’assenza di trattamento, sia farmacologico (con vasodilatatori) che preventivo, lascia le estremità vulnerabili a vasospasmi prolungati e ricorrenti. Questa prolungata ischemia – la mancanza di afflusso sanguigno – può danneggiare cronicamente i tessuti.

Il rischio più serio è lo sviluppo di ulcere digitali dolorose o lesioni necrotiche sulle punte delle dita. Tali lesioni faticano a guarire e possono complicarsi con infezioni. Nei casi più gravi, fortunatamente rari, la necrosi del tessuto può sfociare nella cancrena, rendendo indispensabile l’amputazione. È cruciale ricordare che, se il Raynaud è un sintomo di una malattia sottostante, la mancata diagnosi e cura di quest’ultima ne permette la progressione indisturbata, aggravando il quadro clinico generale. La gestione è fondamentale per preservare la funzionalità degli arti e la qualità della vita.

Lo sapevi che…?

  • Il fenomeno di Raynaud può colpire anche il viso: naso e labbra in particolare.
  • Le donne sono più colpite degli uomini, soprattutto tra i 20 e i 40 anni.
  • Esistono due forme: primaria (più lieve e comune) e secondaria, legata ad altre malattie autoimmuni.
  • Anche il freddo da aria condizionata può provocare un attacco.
  • Alcune professioni che espongono a vibrazioni o freddo prolungato (come operai o musicisti) sono considerate a rischio.

FAQ – Domande frequenti

Come distinguere la sindrome di Raynaud da una normale reazione al freddo?
Se le dita cambiano colore (bianco, blu, rosso), si intorpidiscono o fanno male anche con freddo moderato, e ci mettono molto a tornare normali, potrebbe trattarsi di Raynaud.

Serve una diagnosi medica?
Sì, soprattutto se i sintomi sono frequenti, gravi o se compaiono per la prima volta in età adulta. È importante escludere altre patologie.

Esistono cure?
Per i casi lievi bastano misure preventive. Nei casi più severi, il medico può prescrivere farmaci vasodilatatori da assumere al bisogno o regolarmente.

Raynaud è pericolosa?
La forma primaria è generalmente benigna. La forma secondaria può essere un campanello d’allarme per malattie più gravi, quindi va monitorata con attenzione.

Posso fare sport?
Sì, lo sport è consigliato. Aiuta a migliorare la circolazione e riduce lo stress, entrambi fattori che influenzano la sindrome.

Consiglio utile

Se soffri di mani fredde anche in casa, può essere utile usare scaldamani elettrici portatili, da tenere in tasca o sotto la coperta. Su Amazon puoi trovare dispositivi ricaricabili compatti ed efficaci, perfetti per chi ha la sindrome di Raynaud.

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