Tumore della bocca: come riconoscerlo in tempo
Un’ulcera della bocca che dura più di tre settimane deve sempre essere controllata da un medico.
Molti di noi hanno sperimentato piccole ferite o afte dolorose all’interno della bocca. Nella maggior parte dei casi spariscono da sole entro una o due settimane, senza lasciare conseguenze. Tuttavia, quando persistono oltre i venti giorni, non bisogna ignorarle. Potrebbero essere il segnale di qualcosa di più serio, come il tumore della bocca.

A lanciare l’allarme è il dottor Jiri Kubes, oncologo specializzato in radioterapia, che sul Mirror invita a prestare maggiore attenzione ai segnali che la nostra bocca ci invia.
Indice dell'articolo
Quando preoccuparsi di un’ulcera in bocca
Le afte e le piccole lesioni del cavo orale sono molto comuni e raramente nascondono problemi gravi. Ma se una ferita non guarisce da sola in tre settimane, è necessario rivolgersi a un medico di base o a un dentista.
Altri campanelli d’allarme che possono indicare un possibile tumore orale includono:
- noduli o rigonfiamenti insoliti in bocca o al collo;
- dolore inspiegabile;
- difficoltà a deglutire;
- calo di peso senza motivo apparente;
- voce rauca o cambiata nel tempo;
- presenza di chiazze rosse o bianche sulla mucosa.
L’importanza di controllare regolarmente la bocca
Secondo il dottor Kubes, “idealmente, l’interno della bocca dovrebbe apparire rosa e in salute”. È quindi buona norma osservare periodicamente la propria bocca allo specchio, facendo attenzione a eventuali anomalie.
In particolare, è utile controllare:
- la lingua, in cerca di alterazioni di colore o consistenza;
- l’interno delle labbra, sia superiori che inferiori;
- la presenza di noduli o ispessimenti sospetti.
Chi fuma corre un rischio maggiore, quindi dovrebbe essere ancora più attento a questi controlli.

Sintomi del tumore della bocca
I principali sintomi che possono interessare qualsiasi parte della bocca: gengive, lingua, guance interne o labbra. Eccoli:
- Un’ulcera che dura più di 3 settimane
- Macchie rosse o bianche persistenti
- Un nodulo dentro la bocca o sul labbro
- Dolore orale continuo
- Difficoltà a deglutire
- Difficoltà a parlare o voce rauca
- Un rigonfiamento al collo o alla gola
- Perdita di peso inspiegabile
Come si cura il tumore orale
Le cure disponibili includono:
- Chirurgia, per rimuovere la lesione;
- Chemioterapia, con farmaci che colpiscono le cellule tumorali;
- Radioterapia, che utilizza radiazioni per ridurre o eliminare il tumore.
Negli ultimi anni si parla sempre più spesso di terapia protonica, una forma avanzata di radioterapia. Questo approccio utilizza fasci di protoni ad alta energia per colpire le cellule cancerose con estrema precisione.
Il dottor Kubes spiega: “La terapia con protoni può ridurre gli effetti collaterali perché indirizza il fascio esattamente sulla zona malata, risparmiando i tessuti sani circostanti. Questo è particolarmente importante nella delicata area della testa e del collo”.
Tabella riassuntiva
Segnale | Quando preoccuparsi |
---|---|
Ulcera orale | Se dura oltre 3 settimane |
Macchie rosse o bianche | Se persistono nel tempo |
Noduli o rigonfiamenti | Se non scompaiono spontaneamente |
Dolore, difficoltà a deglutire, voce rauca | Se si protraggono per settimane |
FAQ – Domande frequenti
Un’afta è sempre un segnale di tumore?
No. La maggior parte delle afte è innocua e guarisce spontaneamente in pochi giorni. Diventa preoccupante solo se non passa dopo tre settimane.
Chi fuma corre rischi maggiori?
Sì, il fumo e l’alcol aumentano significativamente il rischio di tumore orale.
La terapia protonica è disponibile in Italia?
Sì, ci sono centri specializzati anche in Italia, come a Trento, ma non tutti i pazienti sono candidati a questo tipo di trattamento.
Il tumore orale è curabile?
Se diagnosticato in fase precoce, le possibilità di guarigione sono molto alte
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