È morta Nihal Candan: l’influencer e star turca stroncata dall’anoressia nervosa a 30 anni
Negli ultimi due anni, Nihal Candan aveva perso circa 37-40 kg, arrivando a pesare tra i 22 e i 23 kg al momento della morte.
Nihal Candan, influencer e star dei reality show turchi, è morta il 21 giugno 2025 all’età di 30 anni dopo una lunga e dolorosa battaglia contro l’anoressia nervosa. La notizia è stata confermata da numerose fonti internazionali e locali, tra cui CNN Türk e la stampa italiana e brasiliana.
Candan era diventata famosa nel 2014 grazie alla partecipazione al reality di moda “Bu Tarz Benim” e, successivamente, aveva costruito una carriera di successo come influencer nei settori moda, bellezza e lifestyle, raggiungendo quasi 900.000 follower su Instagram. Aveva anche aperto il “Nihal Candan Beauty Center” e partecipato ad altri programmi televisivi, tra cui la versione turca di “Survivor”.

Il decorso della malattia
Negli ultimi due anni, Nihal Candan aveva perso circa 37-40 kg, arrivando a pesare tra i 22 e i 23 kg al momento della morte. La sua condizione si era aggravata durante la detenzione in carcere, dove era stata rinchiusa nel 2023 insieme alla sorella Bahar con l’accusa di frode e riciclaggio di denaro, legata a una truffa sulla vendita di auto a basso costo. Durante il periodo in prigione, la salute mentale e fisica di Nihal era precipitata, portando allo sviluppo di una grave forma di anoressia nervosa.
A causa del peggioramento delle sue condizioni, era stata rilasciata anticipatamente all’inizio del 2025 per poter ricevere cure mediche adeguate. Nei giorni precedenti la morte, la sorella Bahar aveva lanciato appelli pubblici disperati per sensibilizzare sulla gravità della situazione e chiedere aiuto.
Circostanze della morte e reazioni
Nihal Candan è morta in ospedale dopo che il suo cuore si è fermato; i tentativi di rianimazione sono risultati vani. La sua scomparsa ha scosso profondamente il mondo dei social e ha generato una vasta ondata di commozione e messaggi di cordoglio da parte di fan, colleghi e associazioni.
La Federazione delle Associazioni di Donne della Turchia ha pubblicato una nota in cui denuncia le pressioni estetiche e i canoni irraggiungibili imposti dai media e dai social, sottolineando come questi fattori possano avere conseguenze letali, soprattutto sulle giovani donne.
Il contesto sociale e mediatico
La tragica vicenda di Nihal Candan ha riacceso il dibattito sull’impatto dei disturbi alimentari e sulle responsabilità dei media e dei social network nella diffusione di standard di bellezza irrealistici e tossici. Il suo caso viene citato come esempio emblematico di come il bullismo, la pressione estetica e la mancanza di supporto psicologico possano portare a conseguenze fatali.
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Cos’è l’anoressia nervosa
L’anoressia nervosa è un disturbo del comportamento alimentare caratterizzato da una restrizione volontaria dell’assunzione di cibo, una intensa paura di ingrassare e una distorsione dell’immagine corporea. Chi ne soffre tende a mantenere un peso corporeo significativamente inferiore alla norma, spesso attraverso diete ferree, digiuno prolungato o esercizio fisico eccessivo. Il disturbo colpisce prevalentemente adolescenti e giovani donne, ma può manifestarsi anche in altre fasce d’età e nei maschi.
Le due principali forme di anoressia nervosa sono:
– Tipo restrittivo: la perdita di peso è ottenuta tramite una drastica riduzione dell’assunzione di cibo e/o attività fisica eccessiva.
– Tipo con abbuffate/condotte di eliminazione: si alternano restrizione alimentare, abbuffate e condotte di eliminazione (vomito autoindotto, uso di lassativi o diuretici).
Primi sintomi da riconoscere
I segnali iniziali dell’anoressia nervosa possono essere sia fisici che psicologici/comportamentali. Riconoscerli precocemente è fondamentale per intervenire tempestivamente.
Sintomi fisici precoci
– Rapida perdita di peso o magrezza eccessiva
– Amenorrea (assenza del ciclo mestruale) nelle donne
– Affaticamento e debolezza
– Pelle secca, capelli e unghie fragili
– Sensazione costante di freddo
– Disturbi gastrointestinali (stitichezza, gonfiore)
– Vertigini e svenimenti
Sintomi psicologici e comportamentali
– Ossessione per il cibo, le calorie e il peso corporeo
– Paura intensa di ingrassare anche quando si è sottopeso
– Percezione distorta del proprio corpo (vedersi “grassi” nonostante la magrezza)
– Restrizione volontaria dell’alimentazione, evitamento di cibi considerati “pericolosi”
– Eccessiva attività fisica finalizzata al controllo del peso
– Isolamento sociale, soprattutto durante i pasti
– Sbalzi d’umore, irritabilità, ansia
Altri segnali comportamentali
– Uso di metodi per eliminare il cibo (vomito autoindotto, lassativi)
– Ritualità durante i pasti (tagliare il cibo in pezzi molto piccoli, mangiare lentamente)
– Negazione della fame o del problema alimentare
Come si cura l’anoressia nervosa
La cura dell’anoressia nervosa richiede un approccio multidisciplinare e personalizzato, che coinvolge diversi professionisti della salute.
1. Psicoterapia
– È il pilastro del trattamento, in particolare la psicoterapia cognitivo-comportamentale e la terapia familiare, soprattutto nei pazienti giovani.
– Il supporto psicologico è fondamentale anche per i familiari.
2. Intervento nutrizionale
– Un nutrizionista o dietista aiuta a ristabilire abitudini alimentari corrette e a recuperare un peso sano in modo graduale e sicuro.
3. Supporto medico
– Monitoraggio delle condizioni fisiche, gestione delle complicanze e, se necessario, ricovero ospedaliero nei casi più gravi o quando il rischio per la salute è elevato.
4. Farmaci
– Non esiste una terapia farmacologica specifica per l’anoressia nervosa, ma possono essere prescritti farmaci per trattare sintomi associati come depressione, ansia o disturbi ossessivo-compulsivi.
5. Nuove terapie
– Recenti studi hanno evidenziato l’efficacia della stimolazione cerebrale non invasiva (tDCS) come trattamento aggiuntivo, in particolare nei giovani, con risultati promettenti sulla regolazione del comportamento alimentare e la riduzione dei sintomi.
L’anoressia nervosa è un disturbo grave ma curabile. Riconoscere i primi sintomi e rivolgersi tempestivamente a professionisti specializzati è fondamentale per aumentare le possibilità di guarigione e prevenire le gravi complicanze fisiche e psicologiche associate a questa malattia.