Calprotectina fecale: come leggere i valori e capire se è alta
Hai fatto un esame delle feci e hai trovato il valore della calprotectina? Ti spieghiamo in parole semplici cosa vuol dire.

La calprotectina è oggi uno degli strumenti più utili per capire se c’è infiammazione intestinale. Aiuta i medici a distinguere tra disturbi “funzionali” (come il colon irritabile) e malattie più serie come le malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD o MICI).
Con un semplice campione di feci, questo test può evitare esami invasivi come la colonscopia, oppure aiutare a capire quando invece è davvero necessaria.
Indice dell'articolo
- 1 Cos’è la calprotectina fecale e cosa misura?
- 2 Valori di calprotectina: quando sono normali o preoccupanti
- 3 Cause di calprotectina alta oltre le IBD
- 4 Cosa fare se la calprotectina è alta: guida pratica
- 5 Come eseguire il test della calprotectina fecale correttamente
- 6 Quando consultare uno specialista
- 7 Importanza del marcatore nella diagnosi intestinale
Cos’è la calprotectina fecale e cosa misura?
La calprotectina è un complesso proteico (S100A8/A9) rilasciato in grandi quantità dai globuli bianchi (in particolare i neutrofili) quando c’è infiammazione intestinale. Più infiammazione c’è, più alta sarà la calprotectina nelle feci.
Valori di calprotectina: quando sono normali o preoccupanti
Ecco le soglie più utilizzate nei laboratori per interpretare i risultati:
- Valori inferiori a 50 µg/g
Sono considerati normali. In questa fascia, si può quasi sempre escludere la presenza di un’infiammazione intestinale seria. È un segnale rassicurante, che tende a escludere malattie come il Morbo di Crohn o la colite ulcerosa. - Valori tra 50 e 200 µg/g
Qui entriamo in una zona “grigia”. Il valore potrebbe indicare una lieve infiammazione temporanea (ad esempio, dovuta a un’infezione intestinale o a un uso recente di farmaci antinfiammatori), oppure può trattarsi di un falso positivo. In questi casi, non si deve allarmarsi subito: è consigliato ripetere il test dopo 4–6 settimane per verificare se il valore si normalizza. - Valori superiori a 200 µg/g
In questo caso, il sospetto di una vera infiammazione intestinale è concreto. È importante rivolgersi a un gastroenterologo per valutare la situazione nel dettaglio e, se necessario, approfondire con esami più specifici come una colonscopia.
Nei bambini sotto i 4 anni, è normale trovare valori più alti (fino a 600 µg/g nei primi mesi). Dopo i 4 anni, si torna a soglie simili agli adulti.
Cause di calprotectina alta oltre le IBD
Anche altre condizioni possono far salire il livello di questa proteina, tra cui:
- Infezioni intestinali (batteriche o virali)
- Uso di farmaci come antinfiammatori (FANS) o inibitori di pompa (per lo stomaco)
- Celiachia attiva
- Diverticolite, tumori del colon, oppure semplicemente età avanzata (negli anziani è normale avere valori leggermente più alti)

Cosa fare se la calprotectina è alta: guida pratica
Hai trovato un valore elevato? Ecco i passi consigliati:
- Non farti prendere dal panico: non è una diagnosi, ma un segnale.
- Controlla i farmaci che stai prendendo (soprattutto FANS o gastroprotettori).
- Segna i tuoi sintomi: da quanto durano? Ci sono febbre, sangue, perdita di peso?
- Ripeti il test tra 4–6 settimane, se sei nella “zona grigia”.
- Parla con un gastroenterologo, specialmente se il valore è > 200 o se i sintomi persistono.
Come eseguire il test della calprotectina fecale correttamente
Come raccogliere il campione per il test
Usare il kit dedicato; quantità minima di feci (≈ 10 mg, circa quanto una nocciola) ed evita di contaminare le feci con le urine o diluirle.
Come conservare il campione
Se non consegnato entro 48h congelare a −20 °C; la proteina è termostabile ma può degradare a temperatura ambiente.
Quando ripetere il test per l’IBD
Nei quadri di monitoraggio dell’IBD in remissione clinica, un aumento significativo è definito come raddoppio del valore o superamento di 150 µg/g rispetto al precedente controllo.
Come i medici interpretano il referto
La calprotectina non identifica la patologia precisa: segnala solo “c’è infiammazione”. Per questo va sempre letta dal medico insieme a:
- sintomi (diarrea sanguinolenta, dimagrimento, febbre)
- indici sierici (PCR, VES)
- imaging o endoscopia se necessario.
Un valore molto alto ma in rapido calo dopo 3–4 settimane tende a indicare un evento acuto autolimitante; un valore persistentemente elevato richiede invece approfondimenti endoscopici.
Quando consultare uno specialista
Ti consigliamo di consultare un gastroenterologo se:
- Hai una un valore sopra i 200 µg/g, soprattutto se i sintomi durano da settimane.
- Il valore è tra 50 e 200 µg/g, ma non cala dopo un mese.
- Nel caso di bambini con valori molto alti (> 500 µg/g), serve una valutazione urgente.
Importanza del marcatore nella diagnosi intestinale
Un valore di calprotectina non fa diagnosi da solo. Ma può aiutare ad escludere esami inutili, oppure ad anticipare diagnosi importanti.
- Sotto i 50 µg/g? Nella maggior parte dei casi puoi stare tranquilla/o.
- Sopra i 200 µg/g? Serve approfondire.
- Zona grigia (50–200)? Meglio tenere sotto controllo e valutare col medico.
Nota bene: queste informazioni non sostituiscono il parere del tuo medico curante. Se hai sintomi intestinali importanti o valori alterati, rivolgiti sempre a uno specialista.