19enne vomita 30 volte al giorno: ha la gastroparesi

Un adolescente britannica soffre di una rara condizione intestinale che la fa vomitare fino a 30 volte al giorno.

Un adolescente britannica soffre di una rara condizione intestinale che la fa vomitare fino a 30 volte al giorno.

La 19enne Caitlin White, di Perth, in Scozia, ha una grave gastroparesi, che causa un ritardo nello svuotamento dello stomaco.

La ragazza pesa appena 38 chilogrammi e al Daily Mail ha descritto la sua vita come ‘dominata’ dalle visite in ospedale, dove ogni giorno riceve le sostanze nutritive di cui ha bisogno.

La 19enne, però, ha un sistema immunitario soppresso e già per sette volte quest’anno ha rischiato di morire di sepsi.

L’adolescente, che è malnutrita e a rischio di disfunzione d’organo, ha ricevuto una nutrizione parenterale totale (NPT) come ‘ultima risorsa’: questa fornisce nutrienti direttamente al fegato, bypassando il sistema digestivo.

Anche se ciò in teoria faciliterebbe il vomito, la ragazza è stata avvertita che il trattamento può anche causarle infezioni mortali e coaguli di sangue.

La ragazza, che sta cercando di raccogliere fondi per le sue spese mediche, sostiene che i medici le hanno detto che potrebbe morire entro sei mesi a causa dell’impatto che la malattia sta avendo sul suo corpo.

Parlando alla BBC, la19enne ha spiegato di essersi ammalata quando aveva 14 anni e pesava quasi 70 chilogrammi.

Le sue condizioni sono peggiorate rapidamente, con i medici che a volte hanno tentare 18 volte prima di trovare una vena per il trattamento, costituito da potassio, magnesio, ferro e fosfato.

Oltre a influire sulla sua salute, la 19enne – che si muove con una sedia a rotelle – ha raccontato di aver perso il contatto con molti amici a causa del suo vomito frequente che la lascia a malapena in grado di socializzare.

Il disturbo causa alla 19enne una grave costipazione. Di conseguenza, un accumulo di batteri nell’intestino tenue ha devastato il suo sistema immunitario.

I dottori temono che le sue condizioni possano portare la ragazza presto alla morte: “Non pensano che sarò qui fra sei mesi a meno che io non riceva le cure adeguate“, ha detto.

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