Mangiare pesce riduce il rischio di Sclerosi Multipla

Un team di ricercatori hanno scoperto un modo facile e sano per ridurre il rischio di sclerosi multipla. Tutto ciò che serve è aggiungere pesci e frutti di mare all'alimentazione.

Un team di ricercatori hanno scoperto un modo facile e sano per ridurre il rischio di sclerosi multipla. Tutto ciò che serve è aggiungere pesci e frutti di mare all’alimentazione.

Anita Bennett, 65 anni, di Temple City (California, USA), ha appreso per la prima volta di avere la sclerosi multipla dopo un viaggio alle Hawaii avvenuto 18 anni fa.

Sulla via del ritorno ho cominciato ad avere problemi alla vista. Non riuscivo a vedere correttamente da un occhio“, ha affermato la donna all’ABC.

I farmaci, per di più, la facevano stare ancora peggio.

Per tutti questi anni, sono stato in grado di cavarmela“, ha detto.

Quindi un nuovo studio di Kaiser Permanente suggerisce che mangiare più pesce può ridurre il rischio di sviluppare la Sclerosi Multipla.

La ricercatrice e neurologa Annette Langer-Gould ha affermato: “Siamo interessati a comprendere il ruolo degli Omega 3 nella protezione dalla SM“.

Per questo studio, i ricercatori di Kaiser hanno monitorato l’alimentazione di oltre 1.100 pazienti con un’età media di 36 anni, a metà dei quali era stata diagnosticata la Sclerosi Multipla.

Langer-Gould ha spiegato: “Nelle persone che hanno consumato pesce o frutti di mare regolarmente, almeno una volta alla settimana, è stato riscontrato un rischio molto più basso di sviluppare la SM, con una riduzione del 45%“.

Langer-Gould e i suoi colleghi hanno anche scoperto benefici anche in chi ha consumato una quantità moderata di pesce – una o tre volte al mese – e ha preso integratori di olio di pesce.

Hanno avuto una riduzione del rischio del 24% rispetto alle persone che non mangiano quasi mai pesce e non prendono mai integratori di olio di pesce“, ha detto.

Quali pesci sono più indicati?

I ricercatori hanno affermato che i frutti di mare ricchi di Omega 3 includono salmone, tonno pinna gialla, trota, sardine e gamberetti. Invece, bisogna stare lontano dal pesce con alto contenuto di mercurio.

Lo studio si è concentrato sulla prevenzione, ma Anita Bennett ritiene di provare ad assumere gli Omega 3 anche per chi ha già contratto la malattia.

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