Le luci della strada e dei telefonini causano il cancro?

I moderni lampioni e gli smartphone stanno innescando migliaia di casi di cancro. Lo dice una ricerca.

I moderni lampioni e gli smartphone stanno innescando migliaia di casi di cancro.

Uno studio dell’Università di Exeter, Regno Unito, ha scoperto che gli uomini che vivono nelle grandi città hanno il doppio delle probabilità di sviluppare il cancro alla prostata, mentre le donne sono una volta e mezzo più inclini al cancro al seno.

Gli scienziati hanno messo sotto accusa la luce blu emessa dai LED perché riduce i livelli di melatonina che controlla l’orologio biologico.

Entrambe le forme della malattia sono state associate alla mancanza dell’ormone prodotto durante il sonno.

 

Il dott. Alejandro Sanchez de Miguel, dell’Università di Exeter, ha dichiarato: “Gli esseri umani si sono evoluti nel bisogno di luce durante il giorno e oscurità durante la notte. Man mano che le città sostituiscono l’illuminazione precedente, siamo tutti esposti a livelli più alti di luci blu che possono disturbare i nostri orologi biologici”.

Il dott. Sanchez ha anche detto che lo stesso vale per l’illuminazione commerciale esterna (come i cartelloni pubblicitari).

È fondamentale sapere con certezza se questo aumenta il rischio di cancroha aggiunto Sanchez – e i nostri risultati innovativi indicano un legame forte.Dobbiamo anche indagare se l’esposizione notturna alla luce blu emessa da smartphone e tablet aumenta il rischio di cancro“.

Il suo team ha confrontato i dati medici ed epidemiologici di oltre 4000 tra uomini e donne tra i 20 e gli 85 anni in 11 zone della Spagna, principalmente a Madrid e Barcellona.

L’analisi condotta dall’istituto di Barcellona per la salute globale (ISGlobal) ha rilevato che più gli abitanti delle città sono stati esposti a emissioni luminose, maggiore è il rischio di cancro rispetto a quelli che vivono nelle regioni suburbane o rurali.

Lo studio ha anche mostrato che coloro che vivevano in case con stanze più buie, usando ad esempio le persiane, hanno meno rischi.

I vecchi schemi di illuminazione emanano un bagliore “arancione” ma la nuova illuminazione crea una brillante emissione “blu”.

Il dott. De Miguel, che ha studiato l’inquinamento luminoso per più di 20 anni, ha dichiarato: “Ora dobbiamo migliorare i nostri metodi di ricerca per garantire così da poter consigliare il modo migliore per proteggere la salute umana. Attualmente, le immagini scattate dagli astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale sono il nostro unico modo per determinare la diffusione dei LED bianchi a emissione di luce blu nelle nostre città“.

La melatonina è prodotta da una ghiandola nel cervello, principalmente tra le 21 e le 8 del mattino. Livelli più bassi possono portare ad un aumento dei livelli di estrogeni, un sospetto innesco del cancro al seno. Può anche portare ad un aumento delle mutazioni genetiche, una riduzione della riparazione del DNA e un indebolimento del sistema immunitario, tutti fattori di rischio del cancro alla prostata.

Lo studio pubblicato su Environmental Health Perspectives sostiene che si sa ancora poco su come i fattori ambientali influenzino il cancro alla mammella e alla prostata.

Si ritiene che le luci a LED interrompano il ciclo di 24 ore del corpo noto come ritmo circadiano, che a sua volta influisce sugli ormoni. Sia il cancro della mammella che quello della prostata, infatti, sono correlati agli ormoni.

Ed è anche noto che la luce artificiale, in particolare quella blu, può ridurre la produzione e la secrezione dell’ormone melatonina nel corpo.

La melatonina svolge un ruolo chiave nella regolazione dei cicli giorno-notte e ha diverse altre funzioni chiave. È un potente antiossidante e ha una funzione anti-infiammatoria. Ma il suo ruolo nel cancro della mammella e della prostata non è ancora stato compreso.

 

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