Imperversa ancora l’epidemia d’influenza. Tutta colpa di un ceppo “alieno”

Ecco i consigli migliori per gli influenzati.

Finalmente l’inverno volge al termine dopo l’eccezionale freddo portato dal Burian che è imperversato sull’Europa non risparmiando l’Italia da Nord a Sud, mentre nel nostro Paese non si attenuano gli effetti dell’epidemia d’influenza che si protrae con tanti ammalati che devono attendere giorni e giorni per sentirsi meglio.

Alla base di questa inattesa virulenza c’è un ceppo influenzale – il cosiddetto virus B o Yamagata – particolarmente alieno.

Per questo motivo la resistenza, soprattutto fra i più giovani, anziani e gli immunodepressi, è molto bassa.

Epidemiologi svizzeri hanno sottolineato che “i ragazzi fanno più fatica a guarire e manifestano i sintomi più forti e più a lungo, quelli davvero a rischio sono però gli anziani“.

La cosa che più stupisce gli addetti ai lavori è la persistenza del fenomeno, con l’ipotesi, non azzardata di un ciclo di 13-14 settimane del picco influenzale.

E i consigli non tardano ad arrivare, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello Sportello dei Diritti: riposo e letto sarebbero, comunque, fondamentali per ristabilirsi nel minor tempo possibile e non rischiare ulteriori conseguenze rispetto ai sintomi già in corso.

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